mercoledì 24 dicembre 2008

Un bellissimo Natale !

Grazie a tutti e Buon Natale di cuore da tutto lo staff di BuoniaTavola.it.

sabato 29 novembre 2008

Le Grappe di Cantine del Notaio



In arrivo in enoteca le due Grappe di Cantine del Notaio

La Grappa Bianca



Ottenute dalle vinacce provenienti da uve del vitigno Aglianico del Vulture, coltivato dalle Cantine del Notaio, sulle colline di Rionero in Vulture e sono il risultato di un’attenta ed accurata selezione eseguita nella cantina di vinificazione. Il metodo di distillazione è del tipo discontinuo a bagnomaria alimentato a vapore.


Uve: Aglianico del Vulture 100%.
Gradazione alcolica: 42,0% vol.
Temperatura di servizio: si consiglia una temperatura di 12-16°C. Durante la stagione estiva, si consigliano temperature anche inferiori.
Caratteristiche organolettiche: Profumo: fragrante, intenso con una spiccata franchezza. Sapore: gradevole, schietto, persistente, fruttato, con sentore di frutta esotica matura.
Formati: lt 0,50.

e la Grappa Invecchiata




Uve: Aglianico del Vulture 100%.
Invecchiamento: la selezione “Affinata” è una partita di Grappa ritenuta, dopo attento esame chimico-organolettico, particolarmente vocata per l’immissione in piccole barriques di rovere francese del tipo Limousine, Tronchè, Allier della capacità di 220 litri/cad, per un periodo di circa 12 mesi.
Gradazione alcolica: 42,0% vol
Temperatura di servizio: si consiglia una temperatura di 12-16°C. Durante la stagione estiva, si consigliano temperature anche inferiori.
Caratteristiche organolettiche: Colore: giallo paglierino carico, tendente leggermente all’ambrato. Profumo: caratteristico di un prodotto invecchiato, dunque vanigliato, fragrante, intenso e persistente. Sapore: gradevole, schietto, persistente, morbido, vanigliato, di notevole finezza, con sentore molto complesso.
Formati: lt 0,50.

un ottimo e prezioso regalo per il prossimo Natale.

venerdì 21 novembre 2008

L’Aglianico del Vulture che piace di più

Abbiamo pensato molto sul titolo di questo post, quello che più dava l’idea di quello che volevamo dire era “L’aglianico del Vulture più buono”, ma ci sembrava di penalizzare troppo altri vini, e quindi alla fine abbiamo scelto questo.

Non è facile dire quale sia l’aglianico più gradito, vista la quantità di proposte e la qualità che esiste oggi in Basilicata.

Quello che riportiamo è il parere dei nostri clienti di Enoteca, che abbiamo raccolto e pubblicato.

Per gli storici, il simbolo del vulture, il monumento di questo territorio è rappresentato dal Don Anselmo, della famiglia Paternoster.



Un vino importante, che cambia poco negli anni, non segue le mode e gli enologi del momento, la famiglia Paternoster che è senza dubbio pioniera in questo settore ha l’esperienza e una competenza altissima e ci tiene a conservare il vecchio gusto del suo vino. Qui di seguito una degustazione di Aglianico del Vulture Don Anselmo del 2004.

“Il valore dell'invecchiamento, il rispetto per le cose e le persone che hanno un'età è delle società rurali nelle quali l'apprendimento all'uso della vita è strettamente legato allo scorrere del tempo, ché non potrebbe essere altrimenti. E' diventato una cifra generalmente negativa, intendo diffusa nel senso comune e non solo a livello letterario (Menandro, Lorenzo il Magnifico) con l'avvento della cultura urbana di cui in Italia il Fascismo è stato il collante ideologico. Oggi è considerato bravo chi si mantiene giovane e riesce ad offrire questa immagine di se a dispetto del passare degli anni e tutto è lecito per raggiungere questo scopo, soprattutto la finzione. Con internet, poi, basta un clic e si ha la sensazione di poter accedere a tutte le nozioni necessarie in un secondo, senza aver avuto il bisogno di digerirle attraverso la lettura e lo studio lungo e intenso, senza perdita di tempo, appunto. Dare la sensazione di aver girato e bluffare è diventato molto facile se si sa operare bene con la cucina del copia e incolla ma il lettore percepisce ancora la moneta vera da quella falsa, almeno sino a quando anche il copia e incolla non sarà divenuto un valore positivo, cosa che è già considerata un pregio nello stilare le tesi universitarie. Anche nel vino è in corso una battaglia culturale sul problema dell'invecchiamento, ma qui, curiosamente, le parti sono assolutamente rovesciate perché si cercano modi e trucchi per fare sembrare i vini più vecchi di quelli che in realtà non siano attraverso varie pratiche enologiche non sempre consentite dalla legge. Oppure, di converso, si cerca di sfidare le proprietà della buccia ammorbidendo e facendo vini sempre più pronti, da consumare subito, evitando l'attesa e, soprattutto, l'esposizione finanziaria delle aziende. Il motivo è che i vini di fascia medio-bassa non hanno bisogno di sembrare vecchi, mentre quelli di fascia alta lo devono perché soggiacionoappunto all'obbedienza rurale dell'importanza del tempo e sono dunque per questo apprezzati dal commercio che sa aspettare per ben vendere. Ogni cosa ha il suo stile e la sua ragione d'essere purché, a mio modo di vedere, sia autentica e reale sino in fondo con chiarezza in etichetta e verso i consumatori. Come Paternoster: al Don Anselmo ha affiancato vini di nuova generazione, che ovviamente sono stati premiati, e ciò nonostante, resta questo il simbolo verso dell'Aglianico del Vulture. Perché Sergio e Vito non hanno mai voluto cambiarne lo stile, hanno solo migliorato le tecniche di vinificazione, con una attenzione maggiore rispetto ai primi anni, alla pulizia in cantina e alla selezione delle uve. Stop. Un vino protagonista del bel libro di Andrea Scanzi, l'Elogio dell'Invecchiamento che abbiamo presentato venerdì a Barile in una cornice magnifica, nella nuova azienda di Paternoter appena fuori il paese, proprio all'uscita Barile della superstrada Potenza Melfi, in una proprietà nella quale anni fa Vito mi accompagnò appena dopo averla comprata indicandomi un dosso: . Ed eccolo, allora, uno dei tanti miracoli del vino, la sua forza di mantenere i giovani attaccati alla terra, e che terra: il cielo stellato del Vulture era meraviglioso, noi eravamo protetti dai castelli di Melfi e di Lagopesole e la serata è volata via in un lampo. E, sì, il Don Anselmo 2004, conferma il suo stile austero, non urlato, in bocca la freschezza regale dell'Aglianico ribadisce la sua vocazione all'invecchiamento, la sua voglia di raccontare una storia lunga. Senza questi vini, chi scriverebbe di vino? Poi vi lascio con le parole usate per l'invito che avevo fatto per venire a trascorrere questa serata, maagnifica fra tanti amici, tra cui Pasquale Porcelli, Andrea De Palma, Donato Rondinella, numerosi produttori (Antonio De Palma, Franco Allegretti, Rino Botte, Michele La Luce, Michele Cutolo di Basilisco, Elena e Salvatore Fucci di Titolo, Michele Giannattasio, Giovanni Montrone di Regio Cantina, Teodoro Palermo presidente della Cantina di Venosa) ove si dimostra quanto sia importante per un'azienda interpretare bene il suo essere storica in un territorio: non restare l'unica e sola, ma avere la capacità di aprire con piacere le porte a tutti gli altri, ché nel mondo globale quale mai potrà essere la concorrenzza quanto in tutto l'Aglianico del Vulture non supera i tre milioni di bottiglie? Ecco allora, il mio invito fatto su questo sito.

In realtà nella mia vita non ho mai fatto vacanza come viene intesa oggi, intendo negli ultimi vent'anni, cioé non ho mai tagliato con il quotidiano, semmai mi ci sono avvinghiato ancora di più godendo la città vuota, prima i telefoni ora i cellulari pigri, l'esaurimento di spam, tutto meravigliosamente a disposizione, le strade senza traffico, l'intimità speciale che si crea fra chi resta nel posto di lavoro. Non assenza (vacatio), dunque, ma più presenza con le persone e le cose che mi piacciono. Per questo vi invito a questo appuntamento, voglio che vediate quanto è bello e austero il Vulture, la nuova cantina della famiglia Paternoster, il sapore della Locanda del Palazzo di Rino e Lucia Botte, scoprire i formaggi fatti con le vacche al pascolo, la signorilità dell'Aglianico, la stupefacente bellezza di Venosa e dei castelli di Federico II dalla cui sconfitta sono nati i secolari problemi del nostro paese, la cattedrale di Acerenza affacciata sull'infinito. Ecco, qui dove lavoro e studio è vacanza, sommerso dal verde sotto il cielo azzurro della Lucania. Per disquisire di invecchiamento, del valore accumulato dall'esperienza, della misura acquisita grazie ai torti subiti come alle scelte indovinate, della possibilità di sferrare un colpo a sorpresa imparato durante la lunghissima gavetta, per restare sempre giovani. Perché cedendo il passo si arriva prima. Perché tanti vini sono più freschi con il passare del tempo mentre le loro caricature sono flaccide dopo un'ora a tappo aperto. Venite qui.”


La cantina che negli ultimi anni stà avendo un gran successo è Cantine del Notaio. Meritatissimo.
Grandi gli investimenti in questo settore della famiglia Giuratrabocchetti , che propone come prodotto di punta la prestigiosa La Firma.



Per i giovani appassionati e intenditori questo è l’Aglianico di oggi. Sono loro a decretare senza dubbio che siamo di fronte al massimo. Si apre quindi una disputa tra vecchi appassionati di vino e nuovi, meglio il Don Anselmo o meglio La Firma ? Questo lasciamo deciderlo a Voi, per noi ci piace anche dare due primi posti, insomma di fronte a due grandi così forse è anche più giusto.

Qui di seguito una degustazione di Aglianico Del Vulture La Firma 2004.

“C'è una regione che non bluffa mai nel bicchiere, in miglioramento sensibile vendemmia dopo vendemmia. Recenti assaggi hanno confermato la straordinarietà dell'Aglianico del Vulture, dove ormai ci sono almeno una quindicina di produttori capaci di competere ad altissimi livelli, credo che nessun territorio del Mezzogiorno continentale sia così ricco a queste vette. Confesso che all'inizio La Firma mi aveva lasciato convinto ma non incantato perché mi sembrava un vino troppo voglioso di piacere e di stupire subito, poi con i ripetuti riassaggi mi sono progressivamente convinto che il tempo è un elemento da tenere in considerazione nella valutazione. La 2001, per esempio, di recente riassaggiata per l'ennesima volta, è davvero un vino straordinario, giovane, ricco di sentori olfattivi evoluti e complessi, fresco, lungo , abbastanza morbido. Il 2004 con cui abbiamo avuto un primo impatto un paio di settimane fa si presenta ancora più equilibrato, merito forse di una annata non eccessivamente concentrata come la 2003, che è stata capace di regalare a questi vini dai tannini forti quella eleganza necessaria per consentire loro il necessario decollo in una degustazione. Il 2004 ha appunto questo pregio, è robusto ma al tempo stesso elegante, intenso, persistente, fine, con un ingresso in bocca ricco al tempo stesso di frutta e di mineralità, in buon equilibrio i tannini con la freschezza: probabilmente per queste sue caratteristiche non ptotrà avere la setssa longevità del 2001, ma sicuramente ha molti anni ancora da raccontare. La pignoleria di Gerardo Giuratrabocchetti sta spingendo questi prodotti oltre ogni limite umano, è ormai alle soglie della leggenda, basta ancora una piccola spinta e un po' di marketing per fare di questo Aglianico uno dei rossi più grandi di tutti i tempi. Qui, crediamo, Luigi Moio ha raggiunto il suo picco interpretativo più significativo. Del resto questo rosso mette d'accordo un po' tutti, come succede ai Taurasi di Molettieri, modernisti e conservatori, e lo si evince chiaramente anche dai responsi delle guide specializzate e dai concorsi. La cosa che però a me piace di più è il rapporto profondo che Gerardo e la moglie Marcella hanno con il territorio di cui sono espressione compiuta, il fatto che i loro prodotti, a parte parleremo di questi grandi Moscati della Basilicata, sono inseriti in una rete produttiva di grande qualità, mai banale e mai scontata. Un Sud, infine, ancora da scoprire e conosciuto solo dai veri intenditori.”

Ma i vini di eccellenza in Basilicata non si possono fermare a questi due. E’ d’obbligo riconoscere anche se un gradino più basso, il grandissimo lavoro fatto negli ultimi anni da Elena Fucci che con il suo Titolo Aglianico Del Vulture è riuscita negli ultimi due anni a prendere i 3 Bicchieri di Gambero Rosso e da Cantina Bisceglie, anch’essa con il suo prodotto di punta “Gudarrà” esprime a pieno la forza, il carattere e la persistenza di questo grande vitigno.





Anche per il Titolo riportiamo di seguito una degustazione, per il Gudarrà la pubblicheremo in un post successivo.

“La giovanissima Elena Fucci, fresca laureata in Enologia a Pisa, è impegnata in un bel tour italiano: prima a Firenze con l'Espresso, ieri a Torino dove ho avuto il piacere di consegnargli l'attestato della Corona per Vini Buoni d'Italia del Touring, poi a Roma per i Tre Bicchieri e infine da Veronelli a Milano. Insomma questo rosso, come il Taurasi riserva 2001 di Mastroberardino, il Montevetrano e il Terra di lavoro, è davvero capace di mettere tutti d'accordo. La visione della sua superiorità emerge infatti dal punteggio di partenza delle commissioni del Touring a Paestum all'inizio di giugno, quando Titolo 2005 centra 85 punti pieni entrando di fatto sulla soglia della finale, fissata a 86. In considerazione della costanza aziendale e fatto il quadro regionale, decisi come coordinatore di dare la spintarella necessaria per farlo entrare nel panel dei degustatori regionali quasi due mesi dopo e ne sono molto contento visto il risultato: Corona piena e indiscussa. Ieri ancora un piccolo riassaggio, una delle piccole gioie in un salone abbastanza scarno, e la conferma di una scelta oculata e giusta. In effetti, viene da chiedersi, cosa rende così piacevole un rosso Aglianico di un'annata così difficile, per non dire impossibile, come la 2005. Secondo me proprio l'equilibrio in effetti già ragginto e giocato sul filo dell'eleganza, dell'equilibrio vellutato al naso come in bocca, di un Aglianico molto bello e signorile, davvero da incorniciare e, per di più, già pronto da bere. Il successo in questi casi dipende dall'indovinare l'incrocio giusto fra il legno e le condizioni della frutta, una risposta che si cerca nell'esperienza o, più semplicemente, dalla casualità imposta dalla disponbilità economica o dalle previsioni dell'enologo. Da tempo Sergio Paternoster, almeno due vendemmie, cerca su alcuni vini l'alleggerimento e in questo caso è stato premiato proprio da questa combinazione molto brillante. Ne sono lieto per la piccola Elena e per il suo simpaticissimo papà Salvatore, precipitato in una dieta drastica dopo anni di bagordi per poter, come dice lui, . Ed è così: questa piccola impresa contadina sta facendo grande Barile, è in un gioco di squadra molto intelligente e raro, e costituisce il volto migliore di una cultura contadina che capisce come sia importante avere l'enologo e al tempo stesso fare sacrifici per laureare il futuro stesso dell'azienda. Sono scelte davvero non facili, ma per fortuna esistono e per fortuna anche le guide, pur con tutti i difetti e i limiti che hanno e di cui si discute in continuazione, svolgono questo compito importante di mettere sotti i riflettori questi vini, queste imprese e questi territori. Vini, imprese e territorio che possono vivere e svilupparsi non con le bizze di borghesi annoiati in cerca di chicche da esibire in cenacoli ristretti, ma solo se conquistano il vertice della produzione enologica nazionale di qualità in campo commerciale.”

Per finire non possiamo non parlarVi del Carato Venusio e di Cantine di Venosa, il vino lo abbiamo già descritto in un post precedente e non vogliamo ripeterci, era d’obbligo però riconoscere a questa Cantina, lo sforzo dei 500 e più soci, che negli anni stanno compiendo per far crescere sempre più la conoscenza e la qualità del vino del territorio lucano. Di questa cantine proponiamo la degustazione di un vino da bere tutti i giorni, ottimo per rapporto qualità prezzo: Terre D’Orazio 2003



“Ci sono alcune espressioni usate solo per consuetudine letteraria il cui significato è però profondamente cambiato nel corso degli ultimi anni. Una di queste, alla quale spesso mi sono uniformato anch'io, è vino quotidiano. Da un un punto di vista etimologico, vorrebbe dire il bicchiere quotidie, quello che si beve ogni giorno durante il pasto più per abitudine alimentare che per fare una esperienza concettuale, in realtà i dati del consumo pro capite dimostrano come siano ormai davvero pochi gli italiani che a tavola usano un bicchiere di vino, soprattutto durante la pausa pranzo. In realtà spesso con questa espressione si intende vino di ricaduta, vino base, vino meno costoso: io spesso lego questo concetto al bicchiere delle situazioni all'impiedi, dal buffet alla scampagnata, di gruppo, quando, appunto, la testa deve semplicemente rilassarsi e non si è concentrati molto su quello che si mangia e si beve. In questi casi al vino si chiede soprattutto bevibilità, immediatezza, freschezza, economicità e si sconta una sorta di espressione monocorde al naso come in bocca anche perché spesso non viene degustato nei bicchieri adatti che aiutano, eccome, ad esprimerlo. Sia come sia, il Terre d'Orazio rientra in questa tipologia: sicuramente meno conosciuto del Carato Venusio, poco più di 5 euro nonostante la sosta in barrique, è la bottiglia che troverete in quasi tutte le osterie e le trattorie della Lucania perché contribuisce a calmierare il conto regalando al tempo stesso un Aglianico buono, frutto di una selezione di uve della Cantina diretta da Teodoro Palermo. La versione 2003 riflette in pieno l'annata, prevale infatti la frutta morbida e a distanza di soli quattro anni il terre d'Orazio ha ormai una sua compiutezza aurea da consumare rapidamente, difficilmente potrà esprimersi ulteriormente con il passare degli anni perchè i tannini ormai sono stati ben levigati dal tempo e la freschezza è assolutamente ammagliata con le altri componenti, nel senso che sostiene la beva ma non è più la caratteristia principe del bicchiere. Un vino tutto sommato dunque facile e di buon approccio generale, il primo scalino di approccio all'Aglianico, da spendere sui piatti della cucina tradizionale o anche, più semplicemente, su una buona pasta al pomodoro con il sugo appena un po' più tirato come succede spesso nelle mense o nelle gastronomie.”

Tutte le degustazioni sono tratte da www.lucianopignataro.it

Le foto e i vini sono sono disponibili all’acquisto on line su www.buoniatavola.it

Al prossimo post, buon fine settimana.

giovedì 13 novembre 2008

Appuntamenti Campania - Falanghina Felix 2008




Segnaliamo un altro importante appuntamento per gli appassionati del vino e in particolare di questo splendido campano: FALANGHINA FELIX 2008
Di seguito gli appuntamenti in programma dal 17 novembre al 1° dicembre

17 novembre, Napoli

Presentazione alla stampa della settima edizione di FALANGHINA FELIX. All'incontro, in programma alle ore 17 al Grand Hotel Vesuvio di Via Partenope, seguirà dalle ore 19 alle 20, il seminario degustazione "Le espressioni territoriali della Falanghina in Campania", con vini del Sannio, Irpinia, Terra di Lavoro, Vesuvio e Campi Flegrei. Il seminario sarà condotto da Luciano Pignataro (giornalista de Il Mattino e Premio Veronelli 2008), Gaetano Pascale (Presidente Slow Food Campania) e Tommaso Luongo (delegato AIS Napoli); dalle ore 18 alle 22,30, nella Sala Scarlatti, si svolgerà il banco d'assaggio per operatori e professionisti del settore ed enoappassionati, di tutte le 62 aziende partecipanti e con circa 100 etichette diverse di Falanghina a denominazione di origine e indicazione geografica.

22 novembre

In contemporanea con l'apertura della rassegna in Sant'Agata de' Goti (Bn), avrà luogo il Falanghina Felix Day con degustazioni a Torino presso l'Enoteca Rossorubino, a Crema presso l'Enoteca Fuori Porta di Luca Bandirali, a Bologna presso l'Enoteca Alla Porta, a Roma presso l'Enoteca Al vino al Vino e a Bari presso Fuori Luogo.

A Sant'Agata de' Goti sarà inaugurata la due giorni dedicata al vino Falanghina. Questo il programma: alle ore 16 l'incontro inaugurale nella Sala Consiliare Comunale; dalle ore 17 alle 23 nel Palazzo San Francesco si aprirà l'Enoteca, con esposizione e degustazione dedicata agli enoappassionati; mentre, dalle ore 17 alle 23, negli stessi spazi, si aprirà la Sala degustazione professionale riservata ai professionisti del settore e dalle ore 20 alle 22 "Suoni a colori e Profumi di lettere", note musicali e letture d'autore.

23 novembre
L'enoteca con esposizione e degustazione dedicata agli enoappassionati, avrà i seguenti orari: dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 23.


1° dicembre, Roma

Al Rome Cavalieri the Waldorf Astoria, dalle ore 16,30 alle 17,30, si terrà il seminario degustazione su "I tempi lunghi della Falanghina in Campania", con i millesimi 2001, 2002, 2005 e 2006, condotto daLuciano Pignataro, Antonio Del Franco (Presidente AIS Campania) e Nicoletta Gargiulo (Miglior Sommelier d'Italia 2007); mentre, dalle ore 18 alle 22,30, sarà allestito il banco d'assaggio per operatori e professionisti del settore ed enoappassionati, di tutte le 62 aziende partecipanti e con circa 100 etichette diverse di Falanghina a denominazione di origine e indicazione geografica.

La partecipazione a tutte le iniziative in programma è gratuita, per i seminari è necessaria la prenotazione (fino ad esaurimento posti) direttamente sul sito web www.falanghinafelix.it

Per informazioni: felix@falanghinafelix.it

lunedì 10 novembre 2008

Appuntamenti: Rosso, Rosso, rosso, Piedirosso......26 e 27 Novembre, Battipaglia (SA)




La Fabbrica dei Sapori...” & www.lucianopignataro.it
in collaborazione con Confagricoltura

PRESENTANO

ROSSO ROSSO ROSSO…PIEDIROSSO!

Mercoledì 26 e giovedì 27 novembre 2008, dalle ore 18 alle ore 23, a Battipaglia, presso “La Fabbrica dei Sapori…” – l’antica fabbrica conserviera restaurata e trasformata in centro polifunzionale, con spazi dedicati alla valorizzazione e all’utilizzo dei prodotti tipici – si svolgerà l’evento “Rosso rosso rosso…Piedirosso!”.

Mercoledì 26 novembre

Campi Flegrei e Ischia

Bere orizzontale

Ore 18:00
Ischia
Casa D'Ambra, Pietratorcia
Condotta da
Ciro Cenatiempo, giornalista
Marco Starace, fiduciario Ais Ischia

Ore 19:00
I Campi Flegrei
Colle Spadaro, Contrada Salandra, Grotta del Sole, La Sibilla
Condotta da
Tommaso Luongo, fiduciario Ais Napoli
Angelo Di Costanzo, primo sommelier della Campania

Gennaro Esposito – Torre del Saracino di Vico Equense
presenta
un piatto in abbinamento al Piedirosso

Luigi Di Lauro - Il Mediterraneo di Pollica
La bruschetta di mare

L’Antica Pizzeria Brandi di Napoli presenta la pizza Margherita con l’olio dop Colline Salernitane

Giovedì 27 novembre

Vesuvio e Sannio


Bere orizzontale

Ore 18:00
Il Vesuvio
Cantine Podere del Tirone, I Nobili del Vesuvio, Michele Romano, Terre di Sylva Mala, Vigna Pironti

Condotta da
Marina Alaimo, sommelier
Ugo Baldassarre, giornalista

Ore 19:00
Il Sannio
Fattoria La Rivolta, Fontanavecchia, Mustilli
Condotta da
Pasquale Carlo, giornalista
Nicola Matarazzo, esperto in comunicazione enogastronomica

Antonio Tubelli – Timpani e Tempura di Napoli
presenta

Il sartù di riso

Marco De Luca - Il Ristoro degli Angeli di Salerno
Il riso a modo mio

Cosimo Mogavero - Ciripizza presenta la pizza al pomodoro San Marzano dop con l’olio dop Colline Salernitane

Banco degustazione dalle ore 20:30 in poi

Partecipano le aziende:

Andrea Pagano Santacosta
Cantina del Vesuvio
Cantine Astroni
Cantine De Caprio
Cantine del Mare
Cantine Farro
Cantine Federiciane di Monteleone
Cantine Podere del Tirone
Carputo
Casa D'Ambra
Casa Setaro
Colle Spadaro
Contrada Salandra
Fattoria La Rivolta
Fontanavecchia
Grotta del Sole
I Nobili del Vesuvio
Iovino Antonio
La Sibilla
Masseria del Borro
Mustilli
Ocone
Pietratorcia
Romano Michele
Terre di Sylva Mala
Varriale
Vigna Pironti
Villa Dora

In diretta tv su Telecolore e sul canale satellitare 849 di SKY

L’ingresso ai banchi di assaggio è libero.
L’accesso alle degustazioni guidate degli chef per gli abbinamenti piatti-vini è su prenotazione (40 persone/ora).

Prenotazioni: 0828/630021

"La Fabbrica dei Sapori..." - Via Spineta, 84/C - Battipaglia (Sa)
Info: 0828.630021 - www.lafabbricadeisapori.it


In collaborazione con


Consorzio di Tutela dell’olio DOP Colline Salernitane
Azienda Rago
Vannalat
De Luca Attrezzature per la Ristorazione
Bormioli
Associazione Italiana Sommelier
REGIONE CAMPANIA
Associazione “I Devoti del San Marzano”
Perlage
A.M.I.R.A. Paestum
Associazione Borgo di Terravecchia

mercoledì 29 ottobre 2008

Vini Lucani : Aglianico Del Vulture DOC Carato Venusio 2001




Non è stato facile in cantina il governo dell'annata 2001 per l'Aglianico: quasi sempre c'è qualcosa in eccesso, alcol, tannini, freschezza. In effetti si è trattato di una vendemmia esuberante, per tutti i bianchi sicuramente molto buona visto che nella nostra memoria restano grandi assaggi di vini passati semplicemente in acciaio. Il Carato Venusio 2001 segna una svolta rispetto ai precedenti che lo hanno reso famoso tanto per cominciare per la concentrazione del colore, rosso rubino cupo e impenetrabile, l'essere passato per la prima volta in barrique nuova ha il suo peso a livello olfattivo anche se, a distanza ormai di sei anni, la frutta inizia a prendersi la sua rivincita ed il suolo minerale vulcanico esce alla distanza. La beva, insomma, è ancora un po' scomposta, non ha la straordinaria eleganza della 1997 e della 1999 ma ha buone premesse per durare ancora a lungo nel corso degli anni: l'impatto olfattivo è intenso e molto persistente, in bocca abbiamo de tannini che hanno ancora bisogno di risolversi completamente, freschezza, un finale deciso, molto lungo e persistente. Direi che in questo momento il Carato Venusio è il tipico vino da accompagnamento a piatti molto strutturati e forti come un canestrato di Moliterno stagionato, un agnello al forno, oppure anche la pasta fresca condita con il ragù di cinghiale, il soffritto di animelle di capretto. Così il vino rimodula i suoi eccessi e svolge la sua funzione in maniera magistrale davvero molto bene, come sempre l'Aglianico ha fatto. Un grande classico della viticoltura lucana dell'azienda che ne è la bandiera.

Sede a Venosa. Via Appia, Contrada Vignali. Tel. 0972.36702, fax 0972.35891. Sito:www.cantinavenosa.it. Enologo: Luigi Cantatore. Ettari: 900 di proprietà tra i soci. Bottiglie prodotte: 600.000. Vitigni: aglianico, moscato, malvasia, greco, chardonnay.

Degustazione vino tratta da: www.lucianopignataro.it

Per chi volesse acquistarlo on line a soli 17,50 clicchi qui.

martedì 28 ottobre 2008

Cilento DOC - Disciplinare

CILENTO D.O.C.
D.P.R. 03.05.1989, D.M. 28.02.1995
Produzione Hl. : 650

I Comuni interessati:

Agropoli, Alfano, Ascea, Camerata, Campora, Capaccio, Cannalonga, Cataletto Spartano, Casalvelino, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cicerale, Cuccaro Vetere, Butani, Gioi Cilento, Giuncano, Ispani, Laureana Cilento, Laureto, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Montecorice, Monteforte Cilento, Morigerati, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Orria, Perdifumo, Pertosa, Pisciotta, Pollica, Frignano Cilento, Roccagloriosa, Rofrano, Rutino, Salento, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento, San Mauro la Bruca, Santa Marina, Sapri, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento, Stio, Torchiara, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Vallo Della Lucania, Vibonati.

Il Cilento:

una delle zone più ricche di bellezze paesaggistiche, dove la natura appare spesso incontaminata nel suo splendore, ma anche una delle zone più povere del paese, per l'asperità del territorio e per l'aridità dei suoli; i vitigni locali, introdotti ad Elea ed a Paestum dagli antichi colonizzatori greci, trovano nella natura argillosa-calcarea del terreno e nel clima della zona le condizioni per esprimere al meglio la propria personalità. "E' un delicato bere l'estate alli gran caldi e non ha pari bevanda la sera a tutto pasto...." sosteneva, intorno al 1500, Sante Lancerio, bottigliere del Papa Paolo III.
Le viti producono pochi grappoli, dai quali si ottengono vini di eccellente qualità, che si abbinano perfettamente alla cucina tipica cilentana: "povera", semplice, ma gustosissima: i fusiddi, i cavatieddi e i migliatieddi, gli struffoli, ecc.

Bianco

Colore: paglierino più o meno intenso;
Odore: delicato, caratteristico;
Sapore: fresco, armonico;
Vitigni: Fiano (loc. detto Santa Sofia) (60-65 %), Trebbiano T. (20-30 %), Greco e/o
Malvasia b. (10-15 %), altri (max 10 %);
Gradazione alcolica min.: 11%;
Produzione max: 100 qli/Ha;
Alleanze tra vino e pietanze: antipasti di mare, legumi con pasta, anche di casa, o verdura, frittate miste; da privilegiare l'abbinamento con lagane e ceci, tortino di formaggio di bufala, pesce spada prezzemolato alla griglia.

Rosso

Colore: rosso rubino;
Odore: vinoso, caratteristico;
Sapore: delicato, asciutto;
Vitigni: Aglianico (60-75 %), Piedirosso e/o Primitivo (15-20 %), Barbera (10-20 %), altri (max 10 %);
Gradazione alcolica min.: 11,50 %;
Produzione max: 100 qli/Ha;
Alleanze tra vino e pietanze: carne rossa, grigliata o salsata, peperoni imbottiti, melanzane ripiene o in parmigiana, formaggi di media stagionatura semipiccanti; particolarmente indicato con spiedini di braciolette di maialino e capretto o costate d'agnello scottadito.

Rosato

Colore: rosa più o meno intenso;
Odore: caratteristico;
Sapore: armonico, fresco;
Vitigni: Sangiovese (70-80 %), Aglianico (10-15 %), Primitivo e/o Piedirosso (10-15 %), altri (max 10 %);
Gradazione alcolica min.: 11%;
Produzione max: 100 qli/Ha;
Alleanze tra vino e pietanze: antipasti a base di salumi ( ventresca, soppressata, salsiccia piccante, ecc.) e sott'olio, seppie o calamari ripieni (capperi, olive di Gaeta, pane amalgamato con uovo); di rilievo l'abbinamento con i migliatielli e fegatini di maiale.

Aglianico
Colore: rosso rubino;
Odore: vinoso, caratteristico;
Sapore: asciutto, corposo, sapido;
Vitigni: Aglianico (min. 85 %), Piedirosso e/o Primitivo (Max 15 %);
Gradazione alcolica min.: 12 %;
Produzione max.: 100 qli/Ha;
Invecchiamento: 1 anno;
Alleanze tra vino e pietanze: piatti della grande cucina a base di selvaggina, stracotto di manzo in salsa di Aglianico, castrato o capretto al forno; è in eccellente armonia con fusilli o cavatielli al sugo di castrato; ottimo con i cicoli.

Una bella DOC da abbinare ai buonissimi prodotti di questa terra come salumi, formaggi stagionati, mozzarella di bufala, fiordialatte, fichi bianchi, carciofi ecc.

Insomma una terra tutta da mangiare e bere.

Scopri i sapori del cilento su www.buoniatavola.it

venerdì 24 ottobre 2008

Sfondate le 15.000 visite !

Poco più di due mesi fà ringraziavamo su questo post i nostri tantissimi lettori http://buoniatavola.blogspot.com/2008/08/blog-oltre-10000-visite-grazie-grazie.html

Avevamo raggiunto in un anno 10.000 visite. Oggi dopo due mesi il nostro contatore ha sfondato quota 15.100.

Insomma in due mesi oltre 5.000 visite: crescita del 300%.

I blog BuoniaTavola.it e Aglianico del Vulture sono davvero molto apprezzati e visitati. C'è da dire che nelle ultime settimane la media riscontrata è ancora superiore.

Felici di questo successo, che sommato all'ormai consolidato successo del nostro negozio Buoniatavola che da solo stabilmente fà circa 50.000 visite annue, ci dà tanta forza e voglia di andare avanti.

Un po' di rammarico pero' c'è. Riguarda essenzialmente due punti.

Il primo : nessuno parla di noi, insomma diciamola tutta, da quando abbiamo tagliato i costi di pubblicità a zero (obblighi assoluti di bugdet) tutti oltre a provvedere immediatamente a eliminare link, loghi, post e quant'altro, ci hanno completamente dimenticato, ignorato; insomma per loro siamo morti.

Un nostro fornitore addirittura ci ha scritto "mi sembra una scelta non professionale....", insomma portafoglio chiuso, rapporti chiusi, altro che professionale.

L'altro rammarico riguarda le vendite del e-commerce: assolutamente in stallo, una decina d'ordini al mese si e no' e poi il vuoto assoluto. Beh non è che in passato si facevano faville, ma oggi la situazione peggiora mese dopo mese.

Insomma se consideriamo quanto ci costa stare in rete, (nolo server, assistenza sw, nolo piattaforma e-commerce, contratti e assicurazioni varie con Banca Sella per gestione carta doi credito ecc..ecc..) siamo messi maluccio, senza contare il tempo impiegato gratuitamente al progetto.

Bah ! Per ora e tutto, avevamo iniziato questo post con tanta gioia, e lo chiudiamo con l'amaro in bocca !.

martedì 21 ottobre 2008

Cilento in Festa, Vallo della Lucania 31 Ottobre 08




Altro importante appuntamento del fine settimana e sempre a Vallo Della Lucania, “Cilento in Festa” è il nome della manifestazione che si terra il prossimo 31 Ottobre a Vallo della Lucania c/o l’Aula Consiliare (ex Convento Domenicani) alle 18.30.

Cilento in festa per la presentazione della Guida dei Vini della provincia di Salerno di Luciano Pignataro.

Le aziende del parco nazionale del Cilento e alcune delle cucine più conosciute, per la prima volta insieme per una giornata di festa e di degustazioni nel centro di Vallo della Lucania.

Una occasione unica per gli operatori del settore, gli esperti, gli appassionati.

In collaborazione con:
Comune di Vallo della Lucania, Ais Cilento, Go Wine, Slow Food Golfo di Policastro, Fabbrica dei Sapori.

IL PROGRAMMA

Circolo Culturale Bcc Monte Pruno di Roscigno e di Laurino
Go Wine Cilento
Edizioni dell'Ippogrifo
ore 18,30
Aula Consiliare ex Convento Domenicani
Guida di Vini della provincia di Salerno
di Luciano Pignataro
Edizioni dell'Ippogrifo
Saluti
Luigi Cobellis, sindaco di Vallo della Lucania
Interventi
Aldo Rescinito
Presidente Circolo Culturale Bcc
Carmine Pandolfi
referente GoWine Cilento
Enrico Malgi, Go Wine
Relazioni
Geppino D'Amico, giornalista
la gastronomia cilentana
Elisabetta Manganiello, giornalista
la viticoltura cilentana
Coordina
Nicola Nicoletti, giornalista

Degustazione a cura di Enzo Crivella (Slow Food) e Maria Sarnataro (Ais Cilento)
con
Angiolina (Pisciotta), Chiusulelle (Ogliastro), Corbella (Cicerale), Gelsomare (Ispani) La Cantinella del Mare (Villammare), Il Ghiottone (Santa Marina)

In degustazione:

Barone
Botti
Cammarano
Colline Pellaresi
Cantina Rizzo
Case Bianche
Cobellis
Il Sentiero del Riccio
I Vini del Cavaliere - Casa Vinicola Cuomo
Polito Viticoltori
Rotolo
San Giovanni
Scorziello
Tenuta Di Bartolomeo
Tipaldi
Verrone
Vini di Velia
Viticoltori De Conciliis

Allora non mancate, al prossimo post.

venerdì 17 ottobre 2008

Ecco i Tre Bicchieri 2009 Campania e Basilicata



Per la Basilicata

si tratta di una leggera flessione rispetto alla valutazione dello scorso anno. Infatti, per il 2008 la Basilicata aveva avuto ben quattro vini ad essere insigniti di questo prestigioso riconoscimento.
Mentre, quest'anno sono tre i vini lucani a fregiarsi del titolo dei "Tre Bicchieri" assegnati dalla "Guida dei Vini d'Italia 2009", a cura del Gambero Rosso e Slow Food.
A farla da padrone è l'Aglianico del Vulture.

Vediamo nel dettaglio i vini premiati:

- Aglianico del Vulture Gudarrà 2005 Bisceglia
- Aglianico del Vulture Re Manfredi 2005 Terre degli Svevi
- Aglianico del Vulture Titolo 2006 Elena Fucci


Ecco il commento ufficiale alla valutazione fornito da Gambero Rosso e Slow Food:

Prosegue senza sosta la bella corsa della Basilicata da bere. Un viaggio che affonda le sue radici nella storia e porta con sé un patrimonio incredibile di riferimenti, continuamente rappresentati da toponimi, etichette, progetti, luoghi. Un processo di rinnovamento profondo che nel comparto vitivinicolo si è innescato soltanto nell’ultimo decennio e che mette insieme oggi piccole e grandi realtà, personaggi ed esperienze del territorio accanto a nuovi ambiziosi protagonisti provenienti da altri luoghi o altri settori. Snodo nevralgico di questa affascinante e controversa scalata è senza dubbio l’area del Vulture, che attorno all’Aglianico sta costruendo le fondamenta del suo exploit. Una denominazione in salute perché capace di dare spazio a stili e interpretazioni molto diverse, di chiarire sempre meglio i caratteri delle varie sottozone, di lanciare nuovi personaggi ed esaltare i vecchi leoni, disegnando allo stesso tempo una gerarchia chiara e leggibile, ricca di alternative solide e costanti. Le eccellenze da Tre Bicchieri in questa edizione ricalcano per tre quarti quelle proposte lo scorso anno, e non crediamo sia un caso. Il Titolo ’06 della famiglia Fucci si rivela ancora una volta un punto di riferimento imprescindibile per chi cerca potenza massima e controllo da manuale in un Aglianico del Vulture. Non meno sorprendente, specialmente in relazione all’annata, il bis ottenuto da Bisceglia col suo Gudarrà, campione di progressione e sapore, rivelatosi alla distanza il migliore assaggio della vendemmia 2005. A far loro compagnia c’è il ritorno ad alti livelli del Re Manfredi ‘04, che soppianta il Vigna Serpara nella gerarchia di Terre degli Svevi e regala l’ennesimo alloro alla corazzata Gruppo Italiano Vini. Tre vini formidabili dietro i quali scalpita un gruppo più agguerrito che mai, nel quale ritroviamo dopo l’anno “sabbatico” grandi classici come il Don Anselmo ’04 e il Rotondo ’05 di Paternoster o il Vigna Caselle Riserva ’04 di D’Angelo, ma anche espressioni più moderne come La Firma ’05 di Cantine del Notaio e il Tenute Piano Regio ’05 di Di Palma. Si ferma davvero a un passo dal secondo alloro consecutivo l’elegante Basilisco ’05, crescono ancora i vini di Macarico mentre Carbone è la vera rivelazione degli assaggi di quest’anno. Più lenta l’evoluzione nel materano, ancora alla ricerca di una compiuta identità produttiva, ma le cui potenzialità sono intuibili soprattutto nei vini di Cardillo e Dragone.

Per la Campania

invece non c’è dubbio che la Campania del vino stia letteralmente esplodendo. Ma per spiegare la portata di questo processo, serve solo in parte far riferimento al numero record di Tre Bicchieri, ben 16 in questa edizione, o al gruppo di vini approdati alle finali Vini d’Italia Gambero Rosso 2009. Un boom solo in parte inatteso: quasi mille campioni assaggiati, circa 200 aziende partecipanti alle degustazioni, tanti vini che hanno ottenuto due bicchieri e non sono stati inseriti.
Numeri che rendono sempre più difficile ma anche entusiasmante il lavoro di selezione e aprono il campo ad un’inedita dialettica tra realtà vecchie e nuove, mostri sacri e outsider, grandi corazzate e piccoli garage. Basta dare un occhio alla lista dei premiati, mai come questa volta racconto di territori, filosofie produttive e stili a dir poco variegati. E’ ancora una volta la provincia di Avellino a fare la parte dal leone, grazie anche ad una serie di annate “giuste” per le tre Docg irpine. Da una vendemmia classica come la 2004, si affacciano all’onor dei Tre Bicchieri tre Taurasi molto diversi fra loro: il monumentale Vigna Cinque Querce di Molettieri, l’elegantissima interpretazione di Contrade di Taurasi e quella moderna ma rigorosa del Naturalis Historia di Mastroberardino. La storica cantina di Atripalda è l’unica a bissare il massimo riconoscimento grazie ad una magistrale interpretazione dell’annata 2007, quel Novaserra a cui fanno ottima compagnia il Greco di Tufo di Pietracupa e il Cutizzi di Feudi di San Gregorio. Ancora più agguerrita l’hit parade del Fiano di Avellino ’07 che schiera in testa due meravigliose espressioni del terroir di Lapio, Colli di Lapio e la new entry Rocca del Principe. Splendida eredità della controversa annata 2006 è invece il Fiano di Avellino Vigna della Congregazione di Villa Diamante, di nuovo al top.
Se l’Irpinia non è più una sorpresa, si deve necessariamente parlare di strepitoso exploit per la provincia di Caserta, un risultato ottenuto attraverso le multiformi anime delle sue sottozone. Dalle vigne di Cellole ritroviamo in grande forma il Falerno del Massico Camarato ’04 di Villa Matilde, mentre il vulcano spento di Roccamonfina fa da padrino all’ennesimo Tre Bicchieri del Terra di Lavoro, in versione ’06. Il Gladius ’06 accende i riflettori sulle potenzialità del distretto di Galluccio e consegna il primo alloro ad Adolfo Spada, le Colline Caiatine rispondono inserendo per la prima volta Terre del Principe e il suo Pallagrello Nero Ambruco ’06 nell’olimpo regionale. La forza del Sannio è tutta concentrata nella migliore versione di sempre del Taburno Aglianico Bue Apis, annata 2004. La provincia di Salerno è rappresentata ai piani alti ancora una volta dal Montevetrano ’06 e dal Fiorduva ’07, sempre più vino bandiera di una zona in straordinario fermento come la Costa d’Amalfi, fucina di nuovi ed agguerriti talenti.
Ecco l’elenco completo:

Ambruco ’06 Terre del Principe
Costa D’amalfi Fiorduva ’07 Marisa Cuomo
Falerno Del Massico Camarato ’04 Villa Matilde
Fiano di Avellino ’07 Colli di Lapio
Fiano di Avellino ’07 Rocca del Principe
Fiano di Avellino Vigna Della Congregazione ’06 Villa Diamante
Gladius ’06 Tenuta Adolfo Spada
Greco di Tufo ’07 Pietracupa
Greco di Tufo Cutizzi ’07 Feudi di San Gregorio
Greco di Tufo Novaserra ’07 Mastroberardino
Montevetrano ’06 Montevetrano
Taburno Aglianico Bue Apis ’04 Cantina del Taburno
Taurasi ’04 Contrade di Taurasi
Taurasi Naturalis Historia ’04 Mastroberardino
Taurasi Vigna Cinque Querce ’04 Salvatore Molettieri
Terra Di Lavoro ’06 Galardi

Non sono ancora disponibili nella nostra enoteca on-line www.buoniatavola.it vini , ma lo saranno molto presto, ci sono invece ancora alcune bottiglie di tre bicchieri delle precedenti edizioni.

Buona Domenica a tutti, ps se volete trascorrere una bella giornata in natura e mangiando caldarroste e ......vi consigliamo domani e dopodomani di andare a Sicignano degli Alburni alla Sagra della Castagna. Di seguito il programma.

Sagra della castagna: Sicignano Degli Alburni (SA) - Campania




Sabato 18 e Domenica 19 ottobre 2008 a Sicignano Degli Alburni, piccolo borgo medioevale situato alle falde degli omonimi monti, si svolgerà la 37 Sagra della Castagna, una manifestazione che ogni anno attira numerosi visitatori amanti della natura e della buona cucina.
Tradizione popolare e divertimento si incontrano in una giornata dedicata a tutta la famiglia: il Palio dei muli, la corsa delle carrette, le gare pomeridiane dedicate a grandi e piccini, gli sbandieratori, gli artisti di strada, il gruppo folk "Spiga Rossa" di Petina, la distribuzione gratuita delle caldarroste e la degustazione dei prodotti tipici nei numerosi stand gastronomici (da segnalare i buonissimi bocconotti, dolci fritti ripieni di castagnaccio).

Sabato 18 ottobre

16:30 - Apertura stands "Prodotti agroalimentari ed artigianato locale"
19:00 - Convegno "Castanicoltura, i rischi del cinipide, le opportunità dei fondi PSR e il primato mondiale della filiera produttiva campana"
19:30 - Distribuzione delle caldarroste
20:30 - Spettacolo musicale



Domenica 19 ottobre

8:30 - Apertura stands espositivi
9:00 - Esibizione gruppo folk "Spiga Rossa" di Petina (SA)
9:30 - Santa Messa
10:30 - Corsa delle carrette storiche e distribuzione caldarroste e castagne lesse nelle vie del centro storico
11:30 - Saluto del Sindaco Avv. Alfonso Amato
12:00 - Palio dei muli "Asini muli e conducenti tutti presenti"
15:00 - Giochi e gare in Piazza Municipio
17:30 - Corteo storico e distribuzione caldarroste
19:30 - RIEVOCAZIONE STORICA: Storie di briganti "Francesco Nicastro", regia di "Gaetano Stella" con la partecipazione del Gruppo Pistonieri "S. Maria Del Rovo"
21:30 - Spettacolo musicale di canti popolari


Per maggiori informazioni:

Comune di Sicignano Degli Alburni
Tel: 0828 973002 - Fax: 0828 973500

Pro Loco "MONTI ALBURNI"
Tel: 0828 973755 - 340 6348954 - Fax: 0828 973795

sabato 11 ottobre 2008

Vendemmia 2008, in Basilicata tanto e buono



E si quest'anno sia la qualità che la quantità sono state davvero eccezionali, almeno in tutte le regioni del sud, Campania e Basilicata in primis.

L'estate, calda ma non caldissima e le poche piogge, o comunque l'assenza di temporali violenti e grandinate hanno fatto di questa vendemmia una delle migliori degli ultimi anni.

L'Italia - sottolinea la Coldiretti - conquista cosi in Europa il primato nella produzione vitivinicola dopo quello nel riso, tabacco, frutta fresca e ortaggi freschi ma anche nelle produzioni biologiche ed in quelle di qualità ad indicazione di origine protetta. D'altra parte - continua la Coldiretti - anche il valore aggiunto per ettaro, ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall' agricoltura italiana è oltre il triplo di quella USA, doppia di quella inglese, è superiore del 70 per cento di quelle di Francia e Spagna.



Il sorpasso dell'Italia sulla Francia dal punto di vista produttivo si aggiunge al primato recentemente conquistato dal vino Made in Italy su mercati stranieri particolarmente rilevanti come gli Stati Uniti dove il 30 per cento del vino di importazione consumato è italiano, mentre secondo un recente articolo dell'Economist il prosecco italiano all'estero, dove viene spedita un terzo della produzione, fa concorrenza allo champagne con le vendite che complessivamente sono raddoppiate negli ultimi 15 anni saturando il mercato tedesco. Una competitività che è confermata anche dal fatto che in Usa e in Svizzera l'Asti e il Prosecco hanno superato la quota dello Champagne, secondo il Forum degli Spumanti.


Se le quantità dovrebbero avvicinarsi ai 47 milioni di ettolitri, dal punto di vista qualitativo le previsioni in Italia sono per una vendemmia di buona qualità con un 60 per cento dei raccolti destinati alla produzione di vini Docg, Doc e Igt. Una produzione, realizzata per quasi i due terzi - precisa la Coldiretti - in Veneto, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia, per la quale ci sarà un equilibrio tra vini rossi o rosati e bianchi , con una leggera prevalenza dei primi.



Occorrerà tuttavia fare i conti - rileva la Coldiretti - con le condizioni meteorologiche che già hanno influito in alcune regioni del Nord Italia.

E' prevedibile un buon recupero delle regioni meridionali, che lo scorso anno erano state le più colpite dal calo produttivo, una discreta vendemmia in linea di massima in centro Italia e nel Nord Est, con produzioni di uva previste stabili o in recupero sul 2007. In calo, rispetto all'anno precedente, la produzione delle regioni nordoccidentali (Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta) e della Lombardia.

Le buone prospettive sul piano produttivo alimentano interesse sul mercato dove il valore delle esportazioni di vino Made in Italy è aumentato del 10 per cento nel primo quadrimestre dell'anno ed in controtendenza con i consumi alimentari - conclude la Coldiretti - aumentano anche del 2,6 per cento le bottiglie acquistate dalle famiglie italiane di vini a denominazione di origine (Doc/Docg) nel primo semestre 2008.



La vera novità della vendemmia 2008 - segnala la Coldiretti - sono i “voucher”, introdotti per la prima volta in Italia per ridurre la burocrazia per le imprese agricole, combattere la piaga del lavoro nero e dare una possibilità di integrazione del reddito a studenti e pensionati di fronte al caro vita. Ogni buono (o voucher) ha - conclude la Coldiretti - un valore nominale di 10 euro (7,5 euro al netto), comprensivo del costo dell'assicurazione e sarà utilizzato per le retribuzioni.

I datori di lavoro consegneranno, per le prestazioni effettuate, il voucher a studenti e pensionati che potranno quindi ritirare il denaro presentandolo agli uffici postali.

Foto fonte: rete - Info vendemmia Fonte Coldiretti.it

giovedì 25 settembre 2008

Un Rosso troppo spesso ignorato

Riceviamo da Cantina di Venosa e pubblichiamo questo articolo del The New York Times del 19 settembre tradotto in Italiano naturalmente che mette in evidenza i grandi risultati raggiunti della Cantina oltre che ha parlare (sempre positivamente) di altri grandi vini lucani e campani

Un rosso troppo spesso ignorato

ERIC ASIMOV

L’Aglianico italiano è buono e di sicuro migliorerà ancora



D’accordo, ragazzi, le vacanze scolastiche sono ormai un ricordo e la scuola è ricominciata, ma mi sento in dovere di interrompere il nostro programma di studi per una breve sessione di ripasso. Perché dico una cosa del genere? Perché mi sono accorto di una cosa fondamentale: un nome appartenente al lessico dei vini italiani è improvvisamente sparito dalla circolazione. La parola in questione è “Aglianico”, il nome di una qualità di uve rosse del meridione italiano. Eppure l’intera serie di Aglianico pareva essere passata inosservata alla maggior parte delle persone: si tratta di un vero peccato, in quanto questi vini possono offrire un piacere incommensurabile a chi li degusta.

Nel tentativo di porre rimedio a questa triste situazione di fatto, la commissione vini ha di recente assaggiato ben 25 Aglianici, provenienti in buona parte dalle due regioni principali che lo producono – Campania e Basilicata – e da qualche altra zona. Florence Fabricant e il sottoscritto hanno fatto parte di questa commissione addetta alla degustazione insieme a Chris Cannon, uno dei proprietari dei ristoranti Alto e Convivio di New York, e a Charles Scicolone, esperto di vini.

Chris e Charles hanno entrambi lamentato il fatto che l’Aglianico giace ingiustamente nel novero dei vini ignorati dalla maggior parte dei consumatori, in buona misura semplicemente perché questo vino è messo in relativa ombra da nomi più famigliari quali Chianti, Barolo e perfino Valpolicella. A monte di ciò probabilmente conta anche moltissimo la natura alquanto poco concentrata della produzione di Aglianico, che ha impedito a un nome o a una regione in particolare di diventare famosi in relazione a esso. Infine, benché questi vitigni abbiano alle spalle una lunga storia, la produzione nel suo complesso di vino destinato al consumo internazionale è relativamente recente.

La produzione di vino è sempre stata importante per la Campania, regione a forma di mezzaluna affacciata al Mediterraneo con capoluogo la città di Napoli, e per la Basilicata, situata nell’arco dello Stivale, nella zona compresa tra il tacco (la Puglia) e la punta (la Calabria). Ma fino a venti anni fa circa i vini di queste aree erano prodotti essenzialmente per un consumo locale.

Qualcosa è cambiato alla velocità della luce: rispecchiando gli sviluppi registrati nel retroterra vinicolo europeo, gli aiuti governativi hanno contribuito a far sì che decine di produttori di uve che da sempre vendevano alle cooperative, si trasformassero in produttori diretti di vino. Le cooperative – produttrici un tempo, come è risaputo, di vino di scarsa qualità – hanno portato a termine progressi straordinari, migliorando esponenzialmente i loro prodotti. La viticoltura e la produzione di vino hanno fatto dunque il loro ingresso in una nuova epoca.

Di fatto, il vino da noi votato migliore è prodotto da una cooperativa della Basilicata, Cantina di Venosa. Il suo Aglianico del Vulture del 2003 è un eccellente vino, come ogni bottiglia da 10 dollari può essere. É denso, genuino, dal classico sapore di Aglianico con aroma di ciliegia aspra, minerali e tannino.

Tutti noi siamo rimasti piacevolmente sorpresi e compiaciuti dall’alta qualità dei vini assaggiati. Se abbiamo trovato pochi vini dal gusto decisamente moderno, in grado di assecondare il palato dei consumatori con aromi fruttati, dolci e di rovere, abbiamo riscontrato però che in massima parte i vini degustati erano equilibrati, asciutti e vellutati.

Da anni la fiaccola dell’Aglianico è stata tenuta alta in buona misura da due produttori, Mastroberardino in Campania – meglio noto per il suo Radici, della zona di Taurasi – e Paternoster in Basilicata, che da tempo produce Aglianico esemplare sulle pendici vulcaniche del Monte Vulture. Ormai decine di produttori esportano i loro vini negli Stati Uniti e purtroppo non siamo riusciti a trovare bottiglie dei produttori migliori, come Paternoster, Antonio Caggiano e Galardi, che produce il Terra di Lavoro, quanto di più vicino un Aglianico possa essere a un vino di culto.

Al secondo posto della nostra classifica si è piazzato abbastanza a sorpresa un vino prodotto né in Campania né in Basilicata, bensì in Puglia. Il Tormaresca Bocca di Lupo del 2003, prodotto a Castel del Monte nella Puglia settentrionale, è chiaramente un vino moderno, dal forte sapore di rovere, ben strutturato, armonico, con una spiccata identità di Aglianico. Non è il genere di vino che preferisco in assoluto, ma è eccellente.

Nessuno dei due vini più costosi tra quelli da noi degustati ci ha particolarmente colpiti: entrambi risentivano delle moderne tecniche di vinificazione – l’Aglianico del Vulture Vigna della Corona del 2003 proveniente dalla Tenuta le Querce, in vendita a 73 dollari, era dolce con sapore di confettura, mentre il Naima del 2004 prodotto da De Conciliis a 60 dollari alla bottiglia sapeva troppo di rovere.

Ancora una volta, quindi, l’Aglianico da noi prediletto rispetto agli altri era l’unico degli otto vini della fascia di prezzo in vendita a 20 dollari o meno ad averci veramente sorpresi. Ciò fa sì che tra i primi e gli ultimi della classifica ci sia una considerevole fascia di vini, i più eccellenti dei quali sono risultati essere il terroso Aglianico d’Irpinia Cretarossa del 2004 prodotto da I Favati e lo speziato e puro Aglianico del Taburno del 2003 prodotto da Ocone.

L’uva dell’Aglianico è alquanto tannica, ma non quanto quella del Nebbiolo, alla quale è spesso paragonata. Tuttavia, a seconda del vino e dell’annata, l’Aglianico si degusta al meglio dopo 5-10 anni di invecchiamento. Alcuni vini, come quello da noi valutato al sesto posto – il Taurasi Cinque Querce del 2003 prodotto da Salvatore Molettieri – potrebbero invecchiare anche più a lungo, per la densità del loro ricco aroma. Il Taurasi Radici di Mastroberardino invecchia bene (oggi il suo vino del 1968 è molto gradevole), mentre l’Aglianico del 2003, da noi collocato all’ottavo posto, pare un po’ troppo leggero per poter invecchiare anche soltanto la metà di questo tempo.

Di solito sono sempre molto lieto di trovare l’Aglianico nelle liste dei vini: la leggerezza del suo aroma fruttato e il fatto che possa essere un vino asciutto e intenso senza con ciò risultare pesante lo rende ottimo per accompagnare una molteplicità di carni, pollame e pasta.

Con il loro ingresso relativamente recente nel mondo della vinificazione moderna, i vini Aglianico di sicuro miglioreranno a mano a mano che i nuovi vitigni invecchieranno, e che i vinificatori e i coltivatori acquisiranno maggiore esperienza. Ora è giunta l’ora di cominciare a farne provvista e goderseli. Poi non dite che non vi ho avvisato.

c. 2008, The New York Times; Iht.com/culture

Traduzione di Anna Bissanti

sabato 20 settembre 2008

Meeting Slow Food Campania - Terra Madre Campania : oggi e domani

Riceviamo da Slow Food e pubblichiamo anche se un po' in ritardo, il programma di questi due giorni per questo importante appuntamento.

Il meeting previsto per oggi e domani nel Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima, e promosso in collaborazione con l'Assessorato all'Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania e le province di: Napoli, Avellino, Benevento.

Si parte stamattina alle ore 10 con il convegno su "Principi di una nuova agricoltura", teso ad approfondire le prospettive dell'agricoltura di piccola scala, non solo analizzandone gli aspetti tecnici e di tutela ambientale, ma anche commerciali, collegati all'esigenza sempre più sentita di promuovere le piccole produzioni a partire dal consumo locale.
Sul tema, coordinati dal giornalista Ciro Cenatiempo, ne discutono: il Presidente di Slow Food Campania Gaetano Pascale, il Presidente della Provincia di Napoli Riccardo Di Palma, il coordinatore Fondazione Campagna Amica Carlo Hausmann, l'Assessore all'Agricoltura e alle Attività produttive Regione Campania Andrea Cozzolino, l'Agronomo e Tecnologo Alimentare Augusto Cattaneo ed il Segretario nazionale Slow Food Silvio Barbero.

Dalle ore 13,30, invece, spazio ad un buffet di prodotti delle province di Napoli e Salerno presentati dai contadini invitati a Terra Madre Campania e, alle ore 15, l'illustrazione a soci, enti ed istituzioni, delle iniziative dei Presidi, dei Mercati della Terra e degli Orti in Condotta, tutti compresi nei "Progetti Slow Food".

Chiude la giornata del meeting stasera un incontro (ore 18:00) su "L'affascinante mondo del caffè". Insomma siamo sempre a Napoli e qui il caffè è un icona.

Domani 21 settembre alle ore 10, inoltre, tocca a "Terra Madre Campania", focus condotto dal giornalista e scrittore enogastronomico Luciano Pignataro sull'importante appuntamento dell'ottobre prossimo a Torino, in concomitanza con il Salone del Gusto. Prendono parte all'incontro le comunità del cibo, i cuochi, i docenti e le Condotte Slow Food della Campania, con le conclusioni affidate al Presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese.

Alle ore 13,30, inoltre, ancora un buffet di prodotti questa volta delle province di Avellino, Benevento e Caserta.

C'è una particolare attesa per l'apertura (ore 15:00) del mercatino dei produttori di Terra Madre Campania. All'iniziativa partecipano una cinquantina di aziende che mettono in vetrina tanti prodotti, molti dei quali vere e proprie rarità, e rappresenta un banco di prova di una proposta che sarà varata entro la fine anno e che riguarda i mercati di diverse città dove, con cadenza mensile o quindicinale, le stesse aziende metteranno in vendita i loro prodotti.

Alle ore 16, il Laboratorio dedicato ai bambini "Che gusto c'è", chiuderà il primo Meeting Slow Food Campania e Terra Madre Campania.

Per contatti ed informazioni visitare il sito internet www.slowfoodcampania.com

ufficio stampa: Slow Food Campania

mercoledì 10 settembre 2008

Aggiornamenti e blog

Questo post non parla di vino, lo dico subito, così chi continuerà a leggere ne è informato. Scritto così assomiglia molto agli avvisi che si leggono prima di entrare in siti strani o di vedere immagini violente o pornografiche.

In questo caso state tranquilli nulla di tutto ciò.

Volevo solo informarVi che da oggi (per la verità dallo scorso 01 Settembre) chi aggiornava questo blog non potrà più farlo con l'assiduità avuta fin'ora. La vita cambia, per più di un anno ho avuto la possibilità di scrivere, leggere, divertirmi in rete per più di due, tre ore al giorno, oggi non è più così.

Naturalmente è una scelta, e in qualche post di inizio anno ne avevo anche parlato. Internet mi affascina, ma i risultati commerciali ottenuti con l'e-commerce buoniatavola.it sono stati deludenti, le passioni del vino e del cibo continuano a essere presenti in me, e vorrei continuare a parlarvene in maniera assidua, ma solo di passione non si vive, e poi io ho sempre avuto un'altro lavoro (per fortuna) oggi quell'altro lavoro (fuori da internet) mi ha preso tanto, ho deciso di impegnarmi praticamente a tempo pieno, lasciando l'attività commerciale (la gestione completa dell'enoteca) a mia moglie.

Così mi resta tempo solo nei fine settimana, ma le cose da fare il fine settimana sono tante, quindi tra uscire a fare un giro in bici con i miei figli, o andare dal barbiere, o a fare shopping, o portare a spasso il cane, (anche pulirlo,lavarlo), o curare il giardino, o andar fuori con gli amici.....insomma credo che il Blog per bello e affascinante che sia , venga sempre dopo tutto questo...quindi....ci sarò poco, davvero.

Almeno così credo, poi.....

sabato 30 agosto 2008

Ciao Estate

Forse è presto parlare di fine estate già al 30 agosto, ci sono ancora tante belle giornate di sole, fà caldo, in realtà pero' la nostra estate è già finita.

Sono già finite infatti le sagre e le feste di piazza, sono andati via quei pochi turisti (che poi turisti non sono, si tratta di emigrati che tornano a Natale e a Ferragosto a trovare le proprie famiglie), e come dicevamo anche pochi, infatti 10 anni fà e più in Agosto il nostro territorio si ripopolava, tanta gente si rivedeva puntualmente, andava qualche giorno a mare, la sera si stava insieme a chi era rimasto per strada a chiacchierare fino a tardi, così senza far nulla in particolare, seduti su un muretto o il bordo di una fontana a raccontarsi cos'era accaduto a l'uno e l'altro nei mesi passati.

Oggi non vengono quasi più, per tanti motivi, fattore economico in primis, i genitori non ci sono piu', i loro figli sono adulti e hanno poca voglia, nessun interesse di trascorrere qualche giorno di agosto nel Vallo di Diano e nel Cilento.

Ieri sera era quasi buio alle 19:30, altro segno tangibile dell'autunno che si avvicina, qualche cantina del Cilento ha iniziato la raccolta dei Bianchi, (De Concilis ad esempio), sono rientrati i vacanzieri, anche questi per la verità quest'anno pochi e sempre di meno, e anche in questo caso grazie sempre ai pochiessimi soldi che girano ultimamente.

Tutti si lamentano, commercianti, albergatori (questi ultimi anche più degli altri, per loro quest'estate è stata la peggiore dell'ultimo ventennio) a mare grazie "alla spazzatura Napoletana" quest'anno non c'era bisogno di prenotare neanche a Luglio e moltissime strutture avevano disponibiltà addirittura la settimana di ferragosto. Si lamentano i lavoratori privati, anche i pubblici; e si vista l'efficenza che il settore pubblico stà cercando di perseguire, ora anche a loro tocca lavorare e impegnarsi un pò in più.

Al mercato si comprano i grembiuli, qui la scuola riapre giovedì 11 settembre, e tutti i volantini dei supermercati si fanno la guerra al centesimo per piazzare le montagne di zaini e astucci di Dragon Ball e delle Winx.

E poi ci sono quelli per cui anche se le stagioni cambiano, per loro resta tutto uguale, li vedi sempre lì davanti al bar la mattina, in edicola un pò più tardi, in piazzetta primo pomeriggio e dinuovo davanti al Bar (che però è un altro) la sera. Ti chiedi come fanno ? Come vivono ? Non si annoiano ? mah ! Bella Vita !

lunedì 25 agosto 2008

Evento: "Strada del Vino Vesuvio e dei prodotti Tipici Vesuviani"

Riceviamo da



www.lafabbricadeisapori.it

la segnalazione di questo evento che pubblichiamo di seguito:

“Strada del Vino Vesuvio e dei Prodotti Tipici Vesuviani”

con



www.lucianopignataro.it

PRESENTANO


I giorni del Lacryma Christi - Premio “Amodio Pesce”

Palazzo Mediceo – Ottaviano (NA)

12 – 13 - 14 settembre 2008

In collaborazione con:

REGIONE CAMPANIA
PROVINCIA DI NAPOLI
COMUNE DI OTTAVIANO
CAMERA DI COMMERCIO DI NAPOLI
ISTITUTO COMMERCIO ESTERO
PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO
ISTITUTO ALBERGHIERO “LUIGI DE’ MEDICI”


Programma di massima

I) - Venerdì 12 settembre
Istituto Alberghiero “L. De’ Medici” – Via Zabatta, 19 - Ottaviano

Ore 9,00 - Insediamento della giuria Premio “Amodio Pesce Lacryma Christi
del Vesuvio doc – Bianco, Rosso e Rosato” .

Presidente: Roberto Di Meo (Presidente Assoenologi Campania)
e composta da: Ugo Baldassarre (Tigullio Vino)
Maurizio Paolillo (Agronomo)
Michela Guadagno (Sommelier)
Franco Onesto (Enologo)
Alvaro Di Cosimo (Imprenditore)
Monica Piscitelli (Giornalista)
Giuseppe Aliberti (Delegato AIS Comuni Vesuviani)
Alberto Capasso (Slow Food)
Pasquale Carlo (Giornalista)
Segretaria: Giulia Cannada Bartoli

La giuria valuterà i vini iscritti al concorso delle rispettive categorie Rosso, Rosato e Bianco.

La valutazione prevede due sedute di consultazione:
9,30-13,00 prima seduta;
13,00 – 15,00 pausa pranzo;
15,00-18,00 seconda seduta.

Palazzo Mediceo – Via Salita del Principe, 1 - Ottaviano

Ore 16,00 - Apertura degli stand e degli spazi espositivi
- Coffee break con Caffè Lavazza
- Spazio pasticceria a cura dei Fratelli Raia
- Preparazione e degustazione di un piatto tipico della tradizione vesuviana a cura dei maestri chef dell’Istituto Alberghiero “Luigi de’ Medici”.

Il Vesuvio va forte.
- Degustazione guidata dei distillati tipici vesuviani.
- Degustazione di confettura, nettare e sciroppate di albicocche del Vesuvio IGP.
- Degustazione della bruschetta con pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP.

Ore 18,00 – CONVEGNO “STRADA DEL VINO NEL PARCO NAZIONALE
DEL VESUVIO” – Moderatore Luciano Pignataro

Interventi: dr. Mario Iervolino (Sindaco di Ottaviano)
sig. Michele Romano (Presidente della Strada del Vino)
dr. Giuseppe Allocca (Coordinatore Area AGC 11 Assessorato Agricoltura Regione Campania)
dr. Francesco Del Vecchio (Dirigente STAPA CePICA di Napoli)
cav. Gaetano Cola (Presidente Camera Commercio di Napoli)
prof. Ugo Leone (Presidente del Parco Vesuvio)
dr. Giuseppe Capasso (Presidente della Comunità del Parco
Nazionale del Vesuvio)
prof. Virginio Ferrara (Preside Istituto “L. De’ Medici”)
prof. Carmine Cimmino (Storico della cultura vesuviana)

Conclusioni: On. Andrea Cozzolino
(Assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania)

Il Convegno, che vedrà anche la partecipazione dei referenti istituzionali dei Comuni del Parco e delle Aziende associate, ha lo scopo di fare il punto sullo stato dell’arte e dei risultati raggiunti, rendere noti gli obiettivi fissati e attivare dinamiche sinergiche atte alla riscoperta, valorizzazione e riqualificazione delle risorse territoriali.

II) - Sabato 13 settembre Palazzo Mediceo – Via Salita del Principe, 1 - Ottaviano

Ore 16,00 - Apertura degli stand e degli spazi espositivi
- Coffee break con Caffè Lavazza
- Spazio pasticceria a cura dei Fratelli Raia
- Preparazione e degustazione di un piatto tipico della tradizione vesuviana a cura dei maestri chef dell’Istituto Alberghiero “Luigi de’ Medici”.

Il Vesuvio va forte.
- Degustazione guidata dei distillati tipici vesuviani.
- Degustazione di confettura, nettare e sciroppate di albicocche del Vesuvio IGP.
- Degustazione della bruschetta con pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP.


Ore 18,00 – “CONSORZIO TUTELA VINI VESUVIO”
Convegno: “I vini della sabbia nera: le prospettive enologiche
del Lacryma Christi”

Moderatore: dr. Luciano Pignataro

Interverranno: prof. Luigi Moio
(Professore ordinario di Scienze e tecnologie alimentari)

dr. Luciano D’Aponte
(Funzionario STAPA CePICA di Napoli)

Piervincenzo Tione
(Presidente Consorzio di Tutela Vini Vesuvio)

Lucio Mastroberardino
(Vicepresidente Consorzio di Tutela Vini Vesuvio)

dr. Vito Amendolara (Direttore Coldiretti Campania)

dr. Roberto Cipresso (Enologo)

Il convegno ha lo scopo di analizzare i punti di forza e di debolezza della filiera del Lacryma Christi attraverso il confronto con rappresentanti di affermate realtà viti-vinicole nazionali ed esperti del settore.

III) - Domenica 14 settembrePalazzo Mediceo – Via Salita del Principe, 1 - Ottaviano

Ore 10,00 - Apertura degli stand e degli spazi espositivi
- Coffee break con Caffè Lavazza
- Spazio pasticceria a cura dei Fratelli Raia

Il Vesuvio va forte.
- Degustazione guidata dei distillati tipici vesuviani.
- Degustazione di confettura, nettare e sciroppate di albicocche del Vesuvio IGP.
- Degustazione della bruschetta con pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP.

Ore 11,00 - Consegna targa di riconoscimento ai partecipanti al primo concorso “Amodio Pesce Lacryma Christi del Vesuvio doc”, intitolato alla memoria del fondatore della Strada del Vino Vesuvio e dei Prodotti Tipici Vesuviani.

Coordinatore: dr. Luciano Pignataro

Interverranno: dr. Mario Iervolino (Sindaco di Ottaviano)

dr. Pasquale Ciccarelli (Assessore Comune di Ottaviano)

dr. Matteo Rinaldi
(Direttore del Parco Nazionale del Vesuvio)

avv. Amilcare Troiano
(già Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio)

dr. Francesco Del Vecchio
(Dirigente dell’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania)

prof. Virginio Ferrara (Preside IIS “L. De’ Medici” di Ottaviano)

dr. Tommaso Luongo (Delegato AIS - Napoli)

sig. Gabriele De Falco (Imprenditore vitivinicolo)

sig. Vincenzo Ambrosio (Imprenditore vitivinicolo)

La premiazione, aperta al grande pubblico, avverrà alla presenza di giornalisti, di autorità istituzionali e dei rappresentanti delle aziende sostenitrici del progetto. Il premio sarà consegnato da una personalità di rilievo legato al territorio e alla storia stessa dell’Associazione.

A seguire, sarà servito un piatto tipico della tradizione vesuviana preparato dai maestri chef dell’Istituto Alberghiero “Luigi de’ Medici”.
Mostra fotografica
Nel corso delle tre giornate sarà possibile visitare, nelle stanze a piano terra del Palazzo, una mostra fotografica dedicata ai vitigni autoctoni dell’area vesuviana del vino Lacryma Christi del Vesuvio.
La mostra prevede, inoltre, di recuperare e dare risalto a immagini degli antichi mestieri della civiltà contadina, delle produzioni tipiche e delle tradizioni storiche e culturali dei paesi dell’area vesuviana che ricadono nell’area del Parco Vesuvio.
Finalità della mostra è proporre ai visitatori immagini che esaltino le origini di queste terre, attraverso la coltivazione dei vitigni del Vesuvio del Lacryma Christi e dei prodotti tipi provenienti dall’agricoltura e dall’artigianato.

Proposta eno-gastronomica
Sfondo e forte motivo di partecipazione per il più vasto pubblico e richiamo attrattivo della manifestazione, è la proposta eno-gastronomica curata, per la parte culinaria e ricettiva, dall’Istituto Alberghiero “Luigi de’ Medici” e dall’Associazione Strada del Vino Vesuvio e dei Prodotti Tipici per quanto attiene alla selezione dei vini da degustare in abbinamento ai piatti preparati.
L’Istituto de’ Medici, infatti, preparerà tre diversi primi da servire nelle rispettive tre giornate dell’evento.
Per quanto riguarda il vino, l’Associazione stapperà le confezioni premium del vino DOC Lacryma Christi del Vesuvio appositamente preparate.

Strategia promozionale e divulgativa
Per l’ottimale riuscita dell’evento si prevedono le seguenti azioni promozionali:
- Conferenza stampa ed invio di comunicati stampa alle principali testate locali e nazionali.
- Realizzazione di 30 manifesti formato 6 x 3 da affiggere in postazioni strategiche.
- Realizzazione di 100 banner formato 1.20/1.40 m da posizionare in postazioni strategiche.
- Realizzazione di 1.000 locandine da affiggere nelle sedi dei comuni che aderiscono all’iniziativa, nelle principali piazze e nei luoghi d’incontro.
- Realizzazione di 5.000 brochure di presentazione delle aziende e del iniziative in programma: mostre, convegni, proposte gastronomiche, degustazioni, etc.

Benefit
La visibilità degli Enti patrocinanti e delle Aziende Sponsorizzatrici sarà garantita attraverso l’apposizione del logo su tutto il materiale promozionale dell’iniziativa (brochures, opuscoli, volantini, locandine, manifesti, banner, ecc.), prevedendo, inoltre, la presenza e la partecipare di propri rappresentanti alla conferenza stampa di presentazione dell’Evento nonché ad ogni singola attività, tavole rotonde e conferenze, previste nel corso della manifestazione.

Appuntamenti a cui gli appassionati e i curiosi della terra campana certo non potranno mancare.

venerdì 22 agosto 2008

Aglianica Wine Festival - Edizione 2008




Tra gli eventi imperdibili, segnaliamo oramai un classico degli appuntamenti lucani, che quest'anno giunge alla sua decima fortunata Edizione.

Un evento imperdibile per chi ama l'Aglianico del Vulture, ma non solo anche per chi ama questo territorio, fatto non solo di vino, ma di acque, di formaggi e salumi naturali e ricchi di tradizioni antiche. E' un insieme di fattori che ritroviamo in un aglianico del vulture, ci sembra di tornare indietro negli anni, si dà valore alle cose semplici, ripercorriamo con calma i ricordi, le tradizioni, sono molte insomme le sensazioni che ogni volta questo vino ci dà, come le sensazioni di andare in giro per Rionero, Monticchio, Venosa, il fascino delle tante cantine di Barile, gli incontri con uomini che hanno fatto la storia di questo territorio come i 500 soci della cantina di Venosa e i membri della famiglia Paternoster.



Torniamo alla decima edizione, essa si terrà a Melfi, nello splendido scenario del castello Svevo Normanno.

Qui di seguito trovate la descrizione dell'evento tratta da mondo del vino, per maggiori informazioni consultate direttamente il sito www.liberovino.it.

"Un lungo affascinante percorso, una esperienza eccitante, la conoscenza del territorio, tanti incontri con produttori ed enologi, le innumerevoli degustazioni, la voglia di scoprire la qualità, l‘emozione di assaporare l‘arcobaleno dei gusti, la passione e l‘amore per i grandi vini, la gioia di vivere, un insieme di ingredienti che in dieci anni hanno portato Aglianica Wine Festival ai vertici dell’enoturismo regionale.

Un gruppo di amici appassionati sempre più affiatati si dedica da gennaio a luglio ogni anno con molta attenzione ed amore alla preparazione di un evento che è sempre più, per chi ha la fortuna di viverlo, un’esperienza completa ed indimenticabile, frutto di un impegno instancabile e professionale.

È impossibile identificare un unico momento quale più rilevante di tutto il Festival: l’enoteca dei Vini, i seminari dedicati all’Aglianico del Vulture e agli altri grandi vitigni d’Italia, la regione ospite: per la prima volta il Veneto, i grandi nomi dell’Amarone della Valpolicella con la partecipazione di Emilio Pasqua (Az. Musella), che farà assaggiare l’ultima annata, i laboratori slow food, chef famosi come Andy Luotto, grandi nomi del giornalismo radiotelevisivo come Fede & Tinto di radio 2 “Decanter”, l’arte contemporanea di Giuseppe Antonello Leone, il teatro d’immagine della Compagnia dei Folli e poi ancora la visita alle cantine, la grande musica, la falconeria, tanta animazione e spettacoli.




E non finisce qui perchè in occasione della decima edizione ad ogni coppia di visitatori consegnando i due biglietti verrà donata una bottiglia di Aglianico del Vulture doc.
Il fascino antico della Basilicata, le prelibatezze dei suoi prodotti tipici, riusciranno a trascinarvi alle radici della vostra storia e a rievocare tradizioni e cultura.

L’ospite di Aglianica, dunque, non sarà mero spettatore ma protagonista di un’esperienza completa che gli permetterà un viaggio nella storia e nel tempo coinvolgendo i sensi e la memoria.

Insomma un ricco menù da acquolina in bocca, per una indigestione in cui Cibo e Cultura non saranno metafore, né astrazioni, ma sostanza e nutrimento del corpo e dell’anima. Per chi non ha mai visitato la Basilicata, Aglianica sarà una splendida grande occasione accompagnato da un cicerone d’eccezione: il vino.

La manifestazione è realizzata da Aglianica Associazione Culturale con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Melfi, del Dipartimento Agricoltura e del Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata."

Foto: Apttbasilicata - Parco del Vulture

mercoledì 20 agosto 2008

Corso AIS - Secondo Livello Aperte le iscrizioni -delegazione Cilento & Vallo Di Diano





Ebbene si riparte,

ieri ho ricevuto la mail della Responsabile AIS delegazione Parco Nazionale Cilento & Vallo Di Diano dott.ssa Maria Sarnataro, di seguito pubblico il calendario dei corsi, che come sempre avranno sede ad Atena Lucana (SA) presso l'Hotel Magic.

Programmazione II Livello Atena

01/10/08
1 - TECNICA DELLA DEGUSTAZIONE

08/10/08
2 – VALLE D’AOSTA E PIEMONTE

15/10/08
3 – LOMBARDIA E TRENTINO ALTO ADIGE

22/10/08
4 – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA

29/10/08
5 – TOSCANA E LIGURIA

05/11/08
6 - EMILIA-ROMAGNA E MARCHE

12/11/08
7 - UMBRIA E LAZIO

19/11/08
8 - ABRUZZO, MOLISE E CAMPANIA

26/11/08
9 - PUGLIA, BASILICATA E CALABRIA

28/11/08
10 – SICILIA E SARDEGNA

03/12/08
11 – VITIVINICOLTURA NEI PAESI EUROPEI

04/12/08
12 - VITIVINICOLTURA IN FRANCIA I

10/12/08
13 - VITIVINICOLTURA IN FRANCIA II

12/12/08
14 – VITIVINICOLTURA NEI PRINCIPALI PAESI DEL MONDO

17/12/08
15 - APPROFONDIMENTO SULLA DEGUSTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE



Per maggiori informazioni contattare :

Sommelier Maria Sarnataro
Via Municipio n. 4 - 84052 CERASO ­ SA
Tel/Fax 0974/95.90.25 ­ - Cell. 338/92.96.146
masarnat@tiscali.it

o visitate il sito AIS Campania. A presto,