mercoledì 29 ottobre 2008

Vini Lucani : Aglianico Del Vulture DOC Carato Venusio 2001




Non è stato facile in cantina il governo dell'annata 2001 per l'Aglianico: quasi sempre c'è qualcosa in eccesso, alcol, tannini, freschezza. In effetti si è trattato di una vendemmia esuberante, per tutti i bianchi sicuramente molto buona visto che nella nostra memoria restano grandi assaggi di vini passati semplicemente in acciaio. Il Carato Venusio 2001 segna una svolta rispetto ai precedenti che lo hanno reso famoso tanto per cominciare per la concentrazione del colore, rosso rubino cupo e impenetrabile, l'essere passato per la prima volta in barrique nuova ha il suo peso a livello olfattivo anche se, a distanza ormai di sei anni, la frutta inizia a prendersi la sua rivincita ed il suolo minerale vulcanico esce alla distanza. La beva, insomma, è ancora un po' scomposta, non ha la straordinaria eleganza della 1997 e della 1999 ma ha buone premesse per durare ancora a lungo nel corso degli anni: l'impatto olfattivo è intenso e molto persistente, in bocca abbiamo de tannini che hanno ancora bisogno di risolversi completamente, freschezza, un finale deciso, molto lungo e persistente. Direi che in questo momento il Carato Venusio è il tipico vino da accompagnamento a piatti molto strutturati e forti come un canestrato di Moliterno stagionato, un agnello al forno, oppure anche la pasta fresca condita con il ragù di cinghiale, il soffritto di animelle di capretto. Così il vino rimodula i suoi eccessi e svolge la sua funzione in maniera magistrale davvero molto bene, come sempre l'Aglianico ha fatto. Un grande classico della viticoltura lucana dell'azienda che ne è la bandiera.

Sede a Venosa. Via Appia, Contrada Vignali. Tel. 0972.36702, fax 0972.35891. Sito:www.cantinavenosa.it. Enologo: Luigi Cantatore. Ettari: 900 di proprietà tra i soci. Bottiglie prodotte: 600.000. Vitigni: aglianico, moscato, malvasia, greco, chardonnay.

Degustazione vino tratta da: www.lucianopignataro.it

Per chi volesse acquistarlo on line a soli 17,50 clicchi qui.

martedì 28 ottobre 2008

Cilento DOC - Disciplinare

CILENTO D.O.C.
D.P.R. 03.05.1989, D.M. 28.02.1995
Produzione Hl. : 650

I Comuni interessati:

Agropoli, Alfano, Ascea, Camerata, Campora, Capaccio, Cannalonga, Cataletto Spartano, Casalvelino, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cicerale, Cuccaro Vetere, Butani, Gioi Cilento, Giuncano, Ispani, Laureana Cilento, Laureto, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Montecorice, Monteforte Cilento, Morigerati, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Orria, Perdifumo, Pertosa, Pisciotta, Pollica, Frignano Cilento, Roccagloriosa, Rofrano, Rutino, Salento, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento, San Mauro la Bruca, Santa Marina, Sapri, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento, Stio, Torchiara, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Vallo Della Lucania, Vibonati.

Il Cilento:

una delle zone più ricche di bellezze paesaggistiche, dove la natura appare spesso incontaminata nel suo splendore, ma anche una delle zone più povere del paese, per l'asperità del territorio e per l'aridità dei suoli; i vitigni locali, introdotti ad Elea ed a Paestum dagli antichi colonizzatori greci, trovano nella natura argillosa-calcarea del terreno e nel clima della zona le condizioni per esprimere al meglio la propria personalità. "E' un delicato bere l'estate alli gran caldi e non ha pari bevanda la sera a tutto pasto...." sosteneva, intorno al 1500, Sante Lancerio, bottigliere del Papa Paolo III.
Le viti producono pochi grappoli, dai quali si ottengono vini di eccellente qualità, che si abbinano perfettamente alla cucina tipica cilentana: "povera", semplice, ma gustosissima: i fusiddi, i cavatieddi e i migliatieddi, gli struffoli, ecc.

Bianco

Colore: paglierino più o meno intenso;
Odore: delicato, caratteristico;
Sapore: fresco, armonico;
Vitigni: Fiano (loc. detto Santa Sofia) (60-65 %), Trebbiano T. (20-30 %), Greco e/o
Malvasia b. (10-15 %), altri (max 10 %);
Gradazione alcolica min.: 11%;
Produzione max: 100 qli/Ha;
Alleanze tra vino e pietanze: antipasti di mare, legumi con pasta, anche di casa, o verdura, frittate miste; da privilegiare l'abbinamento con lagane e ceci, tortino di formaggio di bufala, pesce spada prezzemolato alla griglia.

Rosso

Colore: rosso rubino;
Odore: vinoso, caratteristico;
Sapore: delicato, asciutto;
Vitigni: Aglianico (60-75 %), Piedirosso e/o Primitivo (15-20 %), Barbera (10-20 %), altri (max 10 %);
Gradazione alcolica min.: 11,50 %;
Produzione max: 100 qli/Ha;
Alleanze tra vino e pietanze: carne rossa, grigliata o salsata, peperoni imbottiti, melanzane ripiene o in parmigiana, formaggi di media stagionatura semipiccanti; particolarmente indicato con spiedini di braciolette di maialino e capretto o costate d'agnello scottadito.

Rosato

Colore: rosa più o meno intenso;
Odore: caratteristico;
Sapore: armonico, fresco;
Vitigni: Sangiovese (70-80 %), Aglianico (10-15 %), Primitivo e/o Piedirosso (10-15 %), altri (max 10 %);
Gradazione alcolica min.: 11%;
Produzione max: 100 qli/Ha;
Alleanze tra vino e pietanze: antipasti a base di salumi ( ventresca, soppressata, salsiccia piccante, ecc.) e sott'olio, seppie o calamari ripieni (capperi, olive di Gaeta, pane amalgamato con uovo); di rilievo l'abbinamento con i migliatielli e fegatini di maiale.

Aglianico
Colore: rosso rubino;
Odore: vinoso, caratteristico;
Sapore: asciutto, corposo, sapido;
Vitigni: Aglianico (min. 85 %), Piedirosso e/o Primitivo (Max 15 %);
Gradazione alcolica min.: 12 %;
Produzione max.: 100 qli/Ha;
Invecchiamento: 1 anno;
Alleanze tra vino e pietanze: piatti della grande cucina a base di selvaggina, stracotto di manzo in salsa di Aglianico, castrato o capretto al forno; è in eccellente armonia con fusilli o cavatielli al sugo di castrato; ottimo con i cicoli.

Una bella DOC da abbinare ai buonissimi prodotti di questa terra come salumi, formaggi stagionati, mozzarella di bufala, fiordialatte, fichi bianchi, carciofi ecc.

Insomma una terra tutta da mangiare e bere.

Scopri i sapori del cilento su www.buoniatavola.it

venerdì 24 ottobre 2008

Sfondate le 15.000 visite !

Poco più di due mesi fà ringraziavamo su questo post i nostri tantissimi lettori http://buoniatavola.blogspot.com/2008/08/blog-oltre-10000-visite-grazie-grazie.html

Avevamo raggiunto in un anno 10.000 visite. Oggi dopo due mesi il nostro contatore ha sfondato quota 15.100.

Insomma in due mesi oltre 5.000 visite: crescita del 300%.

I blog BuoniaTavola.it e Aglianico del Vulture sono davvero molto apprezzati e visitati. C'è da dire che nelle ultime settimane la media riscontrata è ancora superiore.

Felici di questo successo, che sommato all'ormai consolidato successo del nostro negozio Buoniatavola che da solo stabilmente fà circa 50.000 visite annue, ci dà tanta forza e voglia di andare avanti.

Un po' di rammarico pero' c'è. Riguarda essenzialmente due punti.

Il primo : nessuno parla di noi, insomma diciamola tutta, da quando abbiamo tagliato i costi di pubblicità a zero (obblighi assoluti di bugdet) tutti oltre a provvedere immediatamente a eliminare link, loghi, post e quant'altro, ci hanno completamente dimenticato, ignorato; insomma per loro siamo morti.

Un nostro fornitore addirittura ci ha scritto "mi sembra una scelta non professionale....", insomma portafoglio chiuso, rapporti chiusi, altro che professionale.

L'altro rammarico riguarda le vendite del e-commerce: assolutamente in stallo, una decina d'ordini al mese si e no' e poi il vuoto assoluto. Beh non è che in passato si facevano faville, ma oggi la situazione peggiora mese dopo mese.

Insomma se consideriamo quanto ci costa stare in rete, (nolo server, assistenza sw, nolo piattaforma e-commerce, contratti e assicurazioni varie con Banca Sella per gestione carta doi credito ecc..ecc..) siamo messi maluccio, senza contare il tempo impiegato gratuitamente al progetto.

Bah ! Per ora e tutto, avevamo iniziato questo post con tanta gioia, e lo chiudiamo con l'amaro in bocca !.

martedì 21 ottobre 2008

Cilento in Festa, Vallo della Lucania 31 Ottobre 08




Altro importante appuntamento del fine settimana e sempre a Vallo Della Lucania, “Cilento in Festa” è il nome della manifestazione che si terra il prossimo 31 Ottobre a Vallo della Lucania c/o l’Aula Consiliare (ex Convento Domenicani) alle 18.30.

Cilento in festa per la presentazione della Guida dei Vini della provincia di Salerno di Luciano Pignataro.

Le aziende del parco nazionale del Cilento e alcune delle cucine più conosciute, per la prima volta insieme per una giornata di festa e di degustazioni nel centro di Vallo della Lucania.

Una occasione unica per gli operatori del settore, gli esperti, gli appassionati.

In collaborazione con:
Comune di Vallo della Lucania, Ais Cilento, Go Wine, Slow Food Golfo di Policastro, Fabbrica dei Sapori.

IL PROGRAMMA

Circolo Culturale Bcc Monte Pruno di Roscigno e di Laurino
Go Wine Cilento
Edizioni dell'Ippogrifo
ore 18,30
Aula Consiliare ex Convento Domenicani
Guida di Vini della provincia di Salerno
di Luciano Pignataro
Edizioni dell'Ippogrifo
Saluti
Luigi Cobellis, sindaco di Vallo della Lucania
Interventi
Aldo Rescinito
Presidente Circolo Culturale Bcc
Carmine Pandolfi
referente GoWine Cilento
Enrico Malgi, Go Wine
Relazioni
Geppino D'Amico, giornalista
la gastronomia cilentana
Elisabetta Manganiello, giornalista
la viticoltura cilentana
Coordina
Nicola Nicoletti, giornalista

Degustazione a cura di Enzo Crivella (Slow Food) e Maria Sarnataro (Ais Cilento)
con
Angiolina (Pisciotta), Chiusulelle (Ogliastro), Corbella (Cicerale), Gelsomare (Ispani) La Cantinella del Mare (Villammare), Il Ghiottone (Santa Marina)

In degustazione:

Barone
Botti
Cammarano
Colline Pellaresi
Cantina Rizzo
Case Bianche
Cobellis
Il Sentiero del Riccio
I Vini del Cavaliere - Casa Vinicola Cuomo
Polito Viticoltori
Rotolo
San Giovanni
Scorziello
Tenuta Di Bartolomeo
Tipaldi
Verrone
Vini di Velia
Viticoltori De Conciliis

Allora non mancate, al prossimo post.

venerdì 17 ottobre 2008

Ecco i Tre Bicchieri 2009 Campania e Basilicata



Per la Basilicata

si tratta di una leggera flessione rispetto alla valutazione dello scorso anno. Infatti, per il 2008 la Basilicata aveva avuto ben quattro vini ad essere insigniti di questo prestigioso riconoscimento.
Mentre, quest'anno sono tre i vini lucani a fregiarsi del titolo dei "Tre Bicchieri" assegnati dalla "Guida dei Vini d'Italia 2009", a cura del Gambero Rosso e Slow Food.
A farla da padrone è l'Aglianico del Vulture.

Vediamo nel dettaglio i vini premiati:

- Aglianico del Vulture Gudarrà 2005 Bisceglia
- Aglianico del Vulture Re Manfredi 2005 Terre degli Svevi
- Aglianico del Vulture Titolo 2006 Elena Fucci


Ecco il commento ufficiale alla valutazione fornito da Gambero Rosso e Slow Food:

Prosegue senza sosta la bella corsa della Basilicata da bere. Un viaggio che affonda le sue radici nella storia e porta con sé un patrimonio incredibile di riferimenti, continuamente rappresentati da toponimi, etichette, progetti, luoghi. Un processo di rinnovamento profondo che nel comparto vitivinicolo si è innescato soltanto nell’ultimo decennio e che mette insieme oggi piccole e grandi realtà, personaggi ed esperienze del territorio accanto a nuovi ambiziosi protagonisti provenienti da altri luoghi o altri settori. Snodo nevralgico di questa affascinante e controversa scalata è senza dubbio l’area del Vulture, che attorno all’Aglianico sta costruendo le fondamenta del suo exploit. Una denominazione in salute perché capace di dare spazio a stili e interpretazioni molto diverse, di chiarire sempre meglio i caratteri delle varie sottozone, di lanciare nuovi personaggi ed esaltare i vecchi leoni, disegnando allo stesso tempo una gerarchia chiara e leggibile, ricca di alternative solide e costanti. Le eccellenze da Tre Bicchieri in questa edizione ricalcano per tre quarti quelle proposte lo scorso anno, e non crediamo sia un caso. Il Titolo ’06 della famiglia Fucci si rivela ancora una volta un punto di riferimento imprescindibile per chi cerca potenza massima e controllo da manuale in un Aglianico del Vulture. Non meno sorprendente, specialmente in relazione all’annata, il bis ottenuto da Bisceglia col suo Gudarrà, campione di progressione e sapore, rivelatosi alla distanza il migliore assaggio della vendemmia 2005. A far loro compagnia c’è il ritorno ad alti livelli del Re Manfredi ‘04, che soppianta il Vigna Serpara nella gerarchia di Terre degli Svevi e regala l’ennesimo alloro alla corazzata Gruppo Italiano Vini. Tre vini formidabili dietro i quali scalpita un gruppo più agguerrito che mai, nel quale ritroviamo dopo l’anno “sabbatico” grandi classici come il Don Anselmo ’04 e il Rotondo ’05 di Paternoster o il Vigna Caselle Riserva ’04 di D’Angelo, ma anche espressioni più moderne come La Firma ’05 di Cantine del Notaio e il Tenute Piano Regio ’05 di Di Palma. Si ferma davvero a un passo dal secondo alloro consecutivo l’elegante Basilisco ’05, crescono ancora i vini di Macarico mentre Carbone è la vera rivelazione degli assaggi di quest’anno. Più lenta l’evoluzione nel materano, ancora alla ricerca di una compiuta identità produttiva, ma le cui potenzialità sono intuibili soprattutto nei vini di Cardillo e Dragone.

Per la Campania

invece non c’è dubbio che la Campania del vino stia letteralmente esplodendo. Ma per spiegare la portata di questo processo, serve solo in parte far riferimento al numero record di Tre Bicchieri, ben 16 in questa edizione, o al gruppo di vini approdati alle finali Vini d’Italia Gambero Rosso 2009. Un boom solo in parte inatteso: quasi mille campioni assaggiati, circa 200 aziende partecipanti alle degustazioni, tanti vini che hanno ottenuto due bicchieri e non sono stati inseriti.
Numeri che rendono sempre più difficile ma anche entusiasmante il lavoro di selezione e aprono il campo ad un’inedita dialettica tra realtà vecchie e nuove, mostri sacri e outsider, grandi corazzate e piccoli garage. Basta dare un occhio alla lista dei premiati, mai come questa volta racconto di territori, filosofie produttive e stili a dir poco variegati. E’ ancora una volta la provincia di Avellino a fare la parte dal leone, grazie anche ad una serie di annate “giuste” per le tre Docg irpine. Da una vendemmia classica come la 2004, si affacciano all’onor dei Tre Bicchieri tre Taurasi molto diversi fra loro: il monumentale Vigna Cinque Querce di Molettieri, l’elegantissima interpretazione di Contrade di Taurasi e quella moderna ma rigorosa del Naturalis Historia di Mastroberardino. La storica cantina di Atripalda è l’unica a bissare il massimo riconoscimento grazie ad una magistrale interpretazione dell’annata 2007, quel Novaserra a cui fanno ottima compagnia il Greco di Tufo di Pietracupa e il Cutizzi di Feudi di San Gregorio. Ancora più agguerrita l’hit parade del Fiano di Avellino ’07 che schiera in testa due meravigliose espressioni del terroir di Lapio, Colli di Lapio e la new entry Rocca del Principe. Splendida eredità della controversa annata 2006 è invece il Fiano di Avellino Vigna della Congregazione di Villa Diamante, di nuovo al top.
Se l’Irpinia non è più una sorpresa, si deve necessariamente parlare di strepitoso exploit per la provincia di Caserta, un risultato ottenuto attraverso le multiformi anime delle sue sottozone. Dalle vigne di Cellole ritroviamo in grande forma il Falerno del Massico Camarato ’04 di Villa Matilde, mentre il vulcano spento di Roccamonfina fa da padrino all’ennesimo Tre Bicchieri del Terra di Lavoro, in versione ’06. Il Gladius ’06 accende i riflettori sulle potenzialità del distretto di Galluccio e consegna il primo alloro ad Adolfo Spada, le Colline Caiatine rispondono inserendo per la prima volta Terre del Principe e il suo Pallagrello Nero Ambruco ’06 nell’olimpo regionale. La forza del Sannio è tutta concentrata nella migliore versione di sempre del Taburno Aglianico Bue Apis, annata 2004. La provincia di Salerno è rappresentata ai piani alti ancora una volta dal Montevetrano ’06 e dal Fiorduva ’07, sempre più vino bandiera di una zona in straordinario fermento come la Costa d’Amalfi, fucina di nuovi ed agguerriti talenti.
Ecco l’elenco completo:

Ambruco ’06 Terre del Principe
Costa D’amalfi Fiorduva ’07 Marisa Cuomo
Falerno Del Massico Camarato ’04 Villa Matilde
Fiano di Avellino ’07 Colli di Lapio
Fiano di Avellino ’07 Rocca del Principe
Fiano di Avellino Vigna Della Congregazione ’06 Villa Diamante
Gladius ’06 Tenuta Adolfo Spada
Greco di Tufo ’07 Pietracupa
Greco di Tufo Cutizzi ’07 Feudi di San Gregorio
Greco di Tufo Novaserra ’07 Mastroberardino
Montevetrano ’06 Montevetrano
Taburno Aglianico Bue Apis ’04 Cantina del Taburno
Taurasi ’04 Contrade di Taurasi
Taurasi Naturalis Historia ’04 Mastroberardino
Taurasi Vigna Cinque Querce ’04 Salvatore Molettieri
Terra Di Lavoro ’06 Galardi

Non sono ancora disponibili nella nostra enoteca on-line www.buoniatavola.it vini , ma lo saranno molto presto, ci sono invece ancora alcune bottiglie di tre bicchieri delle precedenti edizioni.

Buona Domenica a tutti, ps se volete trascorrere una bella giornata in natura e mangiando caldarroste e ......vi consigliamo domani e dopodomani di andare a Sicignano degli Alburni alla Sagra della Castagna. Di seguito il programma.

Sagra della castagna: Sicignano Degli Alburni (SA) - Campania




Sabato 18 e Domenica 19 ottobre 2008 a Sicignano Degli Alburni, piccolo borgo medioevale situato alle falde degli omonimi monti, si svolgerà la 37 Sagra della Castagna, una manifestazione che ogni anno attira numerosi visitatori amanti della natura e della buona cucina.
Tradizione popolare e divertimento si incontrano in una giornata dedicata a tutta la famiglia: il Palio dei muli, la corsa delle carrette, le gare pomeridiane dedicate a grandi e piccini, gli sbandieratori, gli artisti di strada, il gruppo folk "Spiga Rossa" di Petina, la distribuzione gratuita delle caldarroste e la degustazione dei prodotti tipici nei numerosi stand gastronomici (da segnalare i buonissimi bocconotti, dolci fritti ripieni di castagnaccio).

Sabato 18 ottobre

16:30 - Apertura stands "Prodotti agroalimentari ed artigianato locale"
19:00 - Convegno "Castanicoltura, i rischi del cinipide, le opportunità dei fondi PSR e il primato mondiale della filiera produttiva campana"
19:30 - Distribuzione delle caldarroste
20:30 - Spettacolo musicale



Domenica 19 ottobre

8:30 - Apertura stands espositivi
9:00 - Esibizione gruppo folk "Spiga Rossa" di Petina (SA)
9:30 - Santa Messa
10:30 - Corsa delle carrette storiche e distribuzione caldarroste e castagne lesse nelle vie del centro storico
11:30 - Saluto del Sindaco Avv. Alfonso Amato
12:00 - Palio dei muli "Asini muli e conducenti tutti presenti"
15:00 - Giochi e gare in Piazza Municipio
17:30 - Corteo storico e distribuzione caldarroste
19:30 - RIEVOCAZIONE STORICA: Storie di briganti "Francesco Nicastro", regia di "Gaetano Stella" con la partecipazione del Gruppo Pistonieri "S. Maria Del Rovo"
21:30 - Spettacolo musicale di canti popolari


Per maggiori informazioni:

Comune di Sicignano Degli Alburni
Tel: 0828 973002 - Fax: 0828 973500

Pro Loco "MONTI ALBURNI"
Tel: 0828 973755 - 340 6348954 - Fax: 0828 973795

sabato 11 ottobre 2008

Vendemmia 2008, in Basilicata tanto e buono



E si quest'anno sia la qualità che la quantità sono state davvero eccezionali, almeno in tutte le regioni del sud, Campania e Basilicata in primis.

L'estate, calda ma non caldissima e le poche piogge, o comunque l'assenza di temporali violenti e grandinate hanno fatto di questa vendemmia una delle migliori degli ultimi anni.

L'Italia - sottolinea la Coldiretti - conquista cosi in Europa il primato nella produzione vitivinicola dopo quello nel riso, tabacco, frutta fresca e ortaggi freschi ma anche nelle produzioni biologiche ed in quelle di qualità ad indicazione di origine protetta. D'altra parte - continua la Coldiretti - anche il valore aggiunto per ettaro, ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall' agricoltura italiana è oltre il triplo di quella USA, doppia di quella inglese, è superiore del 70 per cento di quelle di Francia e Spagna.



Il sorpasso dell'Italia sulla Francia dal punto di vista produttivo si aggiunge al primato recentemente conquistato dal vino Made in Italy su mercati stranieri particolarmente rilevanti come gli Stati Uniti dove il 30 per cento del vino di importazione consumato è italiano, mentre secondo un recente articolo dell'Economist il prosecco italiano all'estero, dove viene spedita un terzo della produzione, fa concorrenza allo champagne con le vendite che complessivamente sono raddoppiate negli ultimi 15 anni saturando il mercato tedesco. Una competitività che è confermata anche dal fatto che in Usa e in Svizzera l'Asti e il Prosecco hanno superato la quota dello Champagne, secondo il Forum degli Spumanti.


Se le quantità dovrebbero avvicinarsi ai 47 milioni di ettolitri, dal punto di vista qualitativo le previsioni in Italia sono per una vendemmia di buona qualità con un 60 per cento dei raccolti destinati alla produzione di vini Docg, Doc e Igt. Una produzione, realizzata per quasi i due terzi - precisa la Coldiretti - in Veneto, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia, per la quale ci sarà un equilibrio tra vini rossi o rosati e bianchi , con una leggera prevalenza dei primi.



Occorrerà tuttavia fare i conti - rileva la Coldiretti - con le condizioni meteorologiche che già hanno influito in alcune regioni del Nord Italia.

E' prevedibile un buon recupero delle regioni meridionali, che lo scorso anno erano state le più colpite dal calo produttivo, una discreta vendemmia in linea di massima in centro Italia e nel Nord Est, con produzioni di uva previste stabili o in recupero sul 2007. In calo, rispetto all'anno precedente, la produzione delle regioni nordoccidentali (Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta) e della Lombardia.

Le buone prospettive sul piano produttivo alimentano interesse sul mercato dove il valore delle esportazioni di vino Made in Italy è aumentato del 10 per cento nel primo quadrimestre dell'anno ed in controtendenza con i consumi alimentari - conclude la Coldiretti - aumentano anche del 2,6 per cento le bottiglie acquistate dalle famiglie italiane di vini a denominazione di origine (Doc/Docg) nel primo semestre 2008.



La vera novità della vendemmia 2008 - segnala la Coldiretti - sono i “voucher”, introdotti per la prima volta in Italia per ridurre la burocrazia per le imprese agricole, combattere la piaga del lavoro nero e dare una possibilità di integrazione del reddito a studenti e pensionati di fronte al caro vita. Ogni buono (o voucher) ha - conclude la Coldiretti - un valore nominale di 10 euro (7,5 euro al netto), comprensivo del costo dell'assicurazione e sarà utilizzato per le retribuzioni.

I datori di lavoro consegneranno, per le prestazioni effettuate, il voucher a studenti e pensionati che potranno quindi ritirare il denaro presentandolo agli uffici postali.

Foto fonte: rete - Info vendemmia Fonte Coldiretti.it