Lo scorso 28 Ottobre a Roma sono state presentate le liste dei vini italiani assegnatari dei 3 Bicchieri, ovvero l'eccellenza enologica secondo la guida vini d'Italia 2008, Gambero Rosso e Slow Food Editore.
Quattro sono stati quest'anno i Vini premiati in Basilicata:
Aglianico del Vulture '04 Basilisco;
Aglianico del Vulture Gudarra '04 Bisceglia;
Aglianico del vulture Titolo '05 Elena Fucci;
Aglianico del Vulture Vigna Serpara '03 Terre degli Svevi.
Dieci invece i vini premiati in campania:
Costa D'amlfi Furore Bianco Fiord'uva '06 Cantine Gran Furor Divina Costiera;
Falerno del Massiccio Bianco Villa Caracci '05 - Villa Matilde;
Greco di Tufo '06 Pietracupa;
Greco di Tufo Cutizzi '06 Feudi;
Greco di Tufo '06 Novaserra Mastroberardino;
Irpinia Serpico '05 Feudi;
Montevetrano '05 Montevetrano;
Taurasi Radici Ris. '01 Mastroberardino;
Taurasi V. Macchia dei Goti '04 Antonio Caggiano;
Terra di lavoro '05 Galardi.
Tutti i tre bicchieri 2008 sono in arrivo su
www.buoniatavola.it nella sezione dedicata ai
tre bicchieri, chi in attesa volesse ancora acquistare un tre bicchieri del 2007 potrà ancora farlo, ma bisogna far presto in quanto le etichette disponibili sono pochissime e ricercatissime.
Di seguito Vi segnaliamo "due gioielli ricercatissimi" ad oggi ancora presenti nella nostra cantina:
Montevetrano 2004scrivevano di lui sulla Guida Vini d'Italia 2007 : "E'estremamente sottile il confine che separa un vino semplice da uno elegante, specialmente quando si assaggia alla cieca e in batteria ci si confronta con fior di campioni di volume e potenza, Quando c'è di mezzo il Montevetrano, però, questa distanza diventa improvvisamente abissale, perchè ciò che i sensi avvertono come leggerezza ed essenzialità, il cuore trasforma in emozione pura e non negoziabile.
Sulla classe del Montevetrano si è già detto tutto: il suo profilo inconfondibile da bordolese mediterraneo, la setosa progressione minerale, l'irradiante espansione finale. Eppure continuiamo ad essere sbalorditi per il modo in cui la creatura di Silvia Imparato e Riccardo Cotarella riesce ancora a conquistarci. E' un vino che trasuda carisma ancor prima che l'eccellenza organolettica, che sà prendersi la scena in maniera asciutta e composta, come quei personaggi di Dostoevskyi che si portano dietro silenzio e attenzione.
La fresca ma piena vendemmia 2004 gli restituisce una seducente classicità, aggiungendo addirittura un srplus di leggiadra completezza. Le note di erba tagliata e talco mentolato inagurano una inarrestabile escalation di profumi che spaziano dal mirto al muschio, dal pepe nero a ricordi di erbe amare. La bocca è il solito spettacolo di grazia e armonia, dove l'acidità conduce il gioco in modo magistrale e l'utilizzo del legno nuovo è da manuale.
Una nota iodata più evidente del solito, quasi salmastra, ci aiuterà nei prossimi anni a riconoscere il millesimo, ma solo quello perchè il Montevetrano non potrà mai più mimetizzarsi."
Aglianico del Vulture Vigna Caselle 2001 Riserva D'Angeloscrivevano di lui su Guida Vini D'Iatlia 2007 : "Colore Rubino intenso, brillante, un naso complesso e profondo, dove i sentori di ciliegia e marasca si fondono con fragranze mediterranee, liquirizia,goudron e complessi toni minerali.
Al palato si è rilevato caldo, avvolgente, ricco di nerbo e tannini elegantissimi, quasi austero, ma soprattutto elegante, vellutato, straordinariamente persistente."
Al prossimo appuntamento, Michele
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